Procura di Verona avvia indagine per omicidio colposo sulla morte di Anna Zilio, runner deceduta nel sonno

Rosita Ponti

Novembre 15, 2025

La Procura di Verona ha avviato un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo in relazione alla morte della runner Anna Zilio, 39 anni, rinvenuta senza vita nel suo letto il 14 ottobre 2025. La notizia è stata riportata dal quotidiano Arena. Questo nuovo fascicolo si aggiunge a un precedente, sempre contro ignoti, per falsificazione dei certificati medici emessi dopo il 2021.

Esami tossicologici e accertamenti

Secondo quanto riportato da Arena e Corriere del Veneto, è previsto un esame tossicologico sui campioni di sangue prelevati dal corpo della Zilio durante l’autopsia. Lunedì prossimo, la pubblica accusa, rappresentata dalla dottoressa Silvia Facciotti, conferirà l’incarico alla dottoressa Donata Favretto, professoressa associata in tossicologia forense presso l’Università di Padova. L’obiettivo degli accertamenti tecnici irripetibili è stabilire se l’atleta avesse assunto farmaci prima del decesso. Nonostante ciò, in casa sono stati trovati solo integratori di magnesio e potassio, e la famiglia della runner esclude categoricamente qualsiasi connessione con il doping.

Collegamenti con altre indagini

L’inchiesta sulla morte di Anna Zilio si affianca a un’altra indagine aperta dalla Procura di Vicenza, riguardante il decesso di Alberto Zordan, 48 anni, di Sovizzo. Entrambi gli atleti facevano parte della stessa squadra di atletica, il Team Km Sport, ma non si conoscevano e avevano allenatori e medici differenti. Per quanto riguarda Zordan, tutti i certificati medici risultano in regola, il che pone interrogativi sulla coincidenza delle due tragedie sportive. Le autorità continuano a indagare per fare chiarezza su entrambe le situazioni, cercando di stabilire eventuali collegamenti tra i casi e le condizioni di salute degli atleti.

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