La Sfilata delle Farfalle Rosa ha fatto il suo ingresso a Genova, portando con sé un messaggio di forte prevenzione, resilienza e sostegno per tutte le donne che combattono contro il cancro. Questo evento si è tenuto il 9 novembre 2025 presso la Sala delle Grida del Palazzo della Borsa, riunendo donne in trattamento, guarite, professionisti della salute e sostenitori, tutti insieme per celebrare la forza e la bellezza del genere femminile.
Un simbolo di trasformazione e speranza
A Genova, la sfilata ha visto la partecipazione di donne che, nonostante le difficoltà legate alla malattia oncologica, hanno scelto di mostrare la loro bellezza e la loro determinazione. La farfalla, simbolo di trasformazione, è stata selezionata per rappresentare il percorso di rinascita e resilienza delle partecipanti. L’evento ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare il pubblico sulla prevenzione oncologica, in particolare quella ginecologica, sottolineando l’importanza di affrontare le paure e le incertezze legate alla malattia. Le partecipanti, trasformate in “modelle per una sera”, hanno indossato abiti eleganti, creando un’atmosfera di celebrazione e speranza.
L’iniziativa ha dimostrato come la bellezza possa fungere da veicolo di forza nei momenti più difficili, evidenziando la necessità di supportare la ricerca e le terapie per le pazienti oncologiche. Ogni sfilata è stata preceduta da racconti di esperienze personali, rendendo l’evento ancora più significativo e toccante.
Il progetto di Antonella Luberti
Il progetto, ideato e organizzato da Antonella Luberti, una paziente oncologica, ha raggiunto la sua quarta edizione, dopo aver fatto tappa in diverse città italiane. Luberti ha sottolineato che le edizioni sono collegate a eventi specifici, come la sfilata di giugno a Roma e quella di agosto a Porto Rotondo. A Genova, l’evento ha voluto rendere omaggio al Prof. Marco Venturini, scomparso nel 2011, e al lavoro del Prof. Riccardo Rosso, oncologi di fama internazionale. L’intento è quello di portare questo messaggio di speranza anche nelle province, raggiungendo un numero sempre maggiore di donne.
Durante la presentazione, l’assessore alla Sanità della Regione Liguria, Massimo Nicolò, ha evidenziato l’importanza di iniziative come questa, che uniscono storie di cura, ricerca e solidarietà. Ha affermato che la cura non si limita alle terapie, ma comprende anche il recupero della fiducia e della bellezza interiore. Anche l’assessora alle Pari Opportunità, Simona Ferro, ha messo in evidenza il significato di questo evento, sottolineando l’importanza di parlare di prevenzione e cura.
Collaborazione e sostegno istituzionale
La Sfilata delle Farfalle Rosa ha potuto svolgersi grazie alla sinergia tra diverse istituzioni, tra cui la Regione Liguria, il Comune di Genova, Confcommercio Imprese per l’Italia Genova, la Camera di Commercio di Genova e Federmoda Confcommercio Genova, che hanno reso possibile l’ospitalità gratuita nel Palazzo della Borsa. Il presidente del Consiglio regionale, Stefano Balleari, ha sottolineato come le donne e i loro medici siano un esempio di coraggio, affermando che la vera vittoria risiede nel continuare a vivere con dignità.
La Sindaca di Genova, Silvia Salis, ha definito l’evento un onore per la città, evidenziando il valore della prevenzione e della condivisione per chi affronta un percorso complesso. La serata è stata aperta da un intervento della Prof.ssa Lucia Del Mastro, direttrice della Clinica di Oncologia Medica dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, che ha introdotto il tema della prevenzione.
Un défilé di luce e resilienza
Il défilé ha rappresentato un percorso di luce e resilienza, dove ogni donna è diventata protagonista della propria storia. A chiudere la sfilata, un gesto simbolico ha visto la partecipazione di uomini – mariti, compagni, figli e medici – che hanno accompagnato le “modelle per una sera” verso l’applauso finale, indossando jeans e maglietta rosa. Questo momento ha dimostrato come la bellezza e la femminilità possano esistere anche nei momenti di fragilità, trasformando il dolore in speranza e regalando un attimo di leggerezza a chi affronta sfide complesse.
Antonella Luberti ha concluso la serata citando Emily Dickinson: “La speranza è quella cosa piumata che si posa sull’anima”. A Genova, il 9 novembre, quelle piume erano rosa, volando alte e portando un messaggio di speranza e unità.
