Nella storica Basilica di San Pietro, il 10 maggio 2025, Papa Leone ha officiato un Giubileo speciale dedicato agli indigenti, un evento che ha richiamato oltre 10.000 persone da ogni angolo del pianeta. Questa celebrazione ha visto la partecipazione di senzatetto, migranti, e uomini e donne che si trovano in situazioni di estrema difficoltà, tutti uniti nella ricerca di conforto e giustizia.
Omelia del Papa
Durante l’omelia, il Pontefice ha messo in evidenza le molteplici forme di povertà che affliggono il mondo contemporaneo. “Le povertà che opprimono l’umanità sono molteplici”, ha dichiarato Leone, sottolineando che oltre alle difficoltà materiali, esistono anche crisi morali e spirituali che colpiscono in particolare i giovani. Questo richiamo alla realtà ha messo in luce una dimensione spesso trascurata: la solitudine, un dramma che accomuna molte delle persone presenti.
Appello alla giustizia
Il Papa ha esortato i leader mondiali e i responsabili delle nazioni a prestare attenzione al grido dei più vulnerabili, evidenziando che “non ci potrà essere pace senza giustizia“. Le parole di Leone hanno risuonato forti e chiare, sottolineando l’importanza di ascoltare e rispondere alle esigenze dei poveri, i quali, con la loro presenza e le loro storie, ricordano incessantemente il bisogno di un cambiamento profondo nella società.
Un momento di responsabilità
Il Giubileo ha rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche un appello alla responsabilità collettiva. I volontari e le associazioni che hanno accompagnato gli indigenti hanno svolto un ruolo cruciale, dimostrando come la solidarietà possa essere una risposta concreta alle sfide che molti affrontano quotidianamente. La Basilica di San Pietro, in questo giorno di raccoglimento e riflessione, è diventata un simbolo di speranza e un richiamo all’azione per tutti coloro che desiderano contribuire a un mondo più giusto e inclusivo.