Milano: manifestazione contro lo spaccio nel quartiere di Rogoredo

Veronica Robinson

Novembre 16, 2025

A Milano, il 15 maggio 2025, una mobilitazione di abitanti, cittadini e associazioni ha preso forma per dire basta allo spaccio di droga. La manifestazione si è svolta nel quartiere di Rogoredo, un’area che ha visto un significativo impegno per combattere il degrado e migliorare la sicurezza locale. La stazione di Rogoredo, un tempo nota per il vicino boschetto dello spaccio, ha subito una trasformazione. Grazie agli sforzi della comunità, quest’area è stata ripulita e convertita in un parco vivibile, un primo passo verso un ambiente più sano e sicuro.

Situazione attuale dello spaccio

Nonostante i progressi, la situazione rimane critica. La vendita di crack continua a prosperare, con un incessante via vai di acquirenti che si è spostato verso San Donato Milanese, lungo i binari dell’alta velocità. Questo spostamento non segna la fine del problema, ma piuttosto una sua evoluzione, spingendo i residenti a chiedere ulteriori misure di sicurezza e interventi decisivi da parte delle autorità.

Determinazione della comunità

La mobilitazione del 15 maggio ha messo in luce la determinazione della comunità nel voler riprendere il controllo del proprio quartiere. I partecipanti hanno chiesto un maggiore impegno da parte delle istituzioni per garantire un ambiente più sicuro e per contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio. La presenza di associazioni locali ha amplificato le voci dei cittadini, sottolineando l’importanza della collaborazione tra comunità e autorità per affrontare questa problematica.

Futuro e speranza per Rogoredo

Con la speranza di un futuro migliore, gli abitanti di Rogoredo continuano a lottare per la sicurezza e il benessere del loro quartiere, consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga. La manifestazione di oggi rappresenta un segnale forte e chiaro: la comunità non intende rimanere in silenzio di fronte a una situazione che mina la qualità della vita e la sicurezza dei suoi cittadini.

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