Il Papa ha espresso la sua profonda preoccupazione per la crescente violenza contro i cristiani nel mondo, in particolare dopo l’ultimo attacco terroristico avvenuto nella regione del Kivu. Durante l’Angelus di domenica 2 marzo 2025, Papa Leone ha pregato affinché cessino le violenze e le persecuzioni nei confronti dei fedeli.
La situazione dei cristiani nel mondo
Nel suo intervento, Papa Leone ha sottolineato che, purtroppo, i cristiani continuano a essere oggetto di discriminazioni e attacchi in molte nazioni. Ha citato specificamente il Bangladesh, la Nigeria, il Mozambico e il Sudan, paesi nei quali si registrano frequentemente episodi di violenza contro comunità religiose e luoghi di culto. Le sue parole hanno messo in evidenza un problema globale che richiede attenzione e azioni concrete da parte della comunità internazionale.
Il messaggio di pace e solidarietÃ
Il Santo Padre ha invitato tutti a unirsi in preghiera per le vittime di tali attacchi, evidenziando come la fede debba essere un elemento di unione e non di divisione. Ha esortato i presenti a non rimanere indifferenti di fronte a queste ingiustizie e a lavorare per costruire un mondo in cui ogni persona possa esercitare liberamente la propria fede. La sua richiesta è stata chiara: è fondamentale che le violenze contro i cristiani e le altre minoranze religiose cessino immediatamente.
Il ruolo della comunità internazionale
Papa Leone ha anche richiamato l’attenzione sulla responsabilità dei governi e delle organizzazioni internazionali nel proteggere i diritti umani e garantire la sicurezza dei cittadini, indipendentemente dalla loro religione. Ha sottolineato che la pace non può essere raggiunta senza un impegno collettivo per fermare le violenze e promuovere il dialogo interreligioso. La sua preghiera ha risuonato come un appello a tutti affinché si adoperino per la costruzione di una società più giusta e pacifica.
Con queste parole, il Papa ha ribadito il suo impegno a favore dei cristiani perseguitati e ha invitato tutti a riflettere sull’importanza della tolleranza e del rispetto reciproco in un mondo sempre più segnato da conflitti e divisioni.
