Sciopero dei giornalisti il 28 novembre per contratto scaduto da un decennio

Rosita Ponti

Novembre 16, 2025

Il giornalismo riveste un ruolo cruciale per la salute democratica dell’Italia, ma attualmente la qualità dell’informazione è in declino. Gli editori, di fronte alla crisi dei media tradizionali, non hanno saputo sfruttare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale e hanno optato per riduzioni dei costi, tagliando posti di lavoro. Questa situazione ha portato a una diminuzione degli organici nelle redazioni e a una compressione delle retribuzioni dei giornalisti, attraverso licenziamenti, crisi aziendali ripetute e prepensionamenti, oltre a una paralisi contrattuale che ha impoverito l’offerta di notizie, con effetti negativi sul pluralismo e sul diritto dei cittadini a ricevere informazioni.

Lo sciopero nazionale dei giornalisti

Per questi motivi, i giornalisti hanno indetto uno sciopero nazionale per il 28 novembre 2025, in segno di protesta contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro Fnsi-Fieg, scaduto da oltre dieci anni. La decisione di scioperare è stata presa per sottolineare l’importanza di un accordo che possa rilanciare il settore dell’informazione, tenendo conto della crisi economica e della perdita di potere d’acquisto degli stipendi, erosi dall’inflazione. I professionisti del settore chiedono che il nuovo contratto favorisca l’ingresso di giovani talenti nelle redazioni e garantisca diritti e compensi adeguati per i numerosi collaboratori e corrispondenti, molti dei quali operano in condizioni di precarietà, e raccontano quotidianamente gli avvenimenti nelle città italiane.

Le richieste dei giornalisti

I giornalisti ritengono che il nuovo contratto debba essere inclusivo, senza lasciare indietro nessuno, e deve tutelare i diritti acquisiti. È fondamentale che il contratto contempli anche nuove figure professionali, in un contesto in cui l’intelligenza artificiale gioca un ruolo sempre più significativo nel settore. Inoltre, è essenziale stabilire un equo compenso per la cessione dei contenuti online. Queste richieste mirano a garantire che l’informazione di qualità possa prosperare solo se i giornalisti sono professionisti liberi e tutelati nei loro diritti e nelle loro retribuzioni, in linea con quanto avviene per tutti i lavoratori in Italia.

Manifestazione a Roma

La mobilitazione culminerà il 27 novembre 2025, con una manifestazione di piazza a Roma, che precederà lo sciopero. È importante sottolineare che questa iniziativa non ha motivazioni politiche, ma si propone di riaffermare che un’informazione di qualità è possibile solo se i giornalisti sono supportati in modo adeguato. La manifestazione rappresenta un momento di unità per il settore, in cui i professionisti del giornalismo si riuniranno per rivendicare i propri diritti e per chiedere un rinnovamento del contratto di lavoro che possa garantire la dignità e la sostenibilità della professione nel futuro.

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