Il giornalismo riveste un ruolo cruciale per la salute democratica dell’Italia, ma attualmente la qualità dell’informazione è in declino. Gli editori, di fronte alla crisi dei media tradizionali, non hanno saputo sfruttare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale e hanno optato per riduzioni dei costi, tagliando posti di lavoro. Questa situazione ha portato a una diminuzione degli organici nelle redazioni e a una compressione delle retribuzioni dei giornalisti, attraverso licenziamenti, crisi aziendali ripetute e prepensionamenti, oltre a una paralisi contrattuale che ha impoverito l’offerta di notizie, con effetti negativi sul pluralismo e sul diritto dei cittadini a ricevere informazioni.
Lo sciopero nazionale dei giornalisti
Per questi motivi, i giornalisti hanno indetto uno sciopero nazionale per il 28 novembre 2025, in segno di protesta contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro Fnsi-Fieg, scaduto da oltre dieci anni. La decisione di scioperare è stata presa per sottolineare l’importanza di un accordo che possa rilanciare il settore dell’informazione, tenendo conto della crisi economica e della perdita di potere d’acquisto degli stipendi, erosi dall’inflazione. I professionisti del settore chiedono che il nuovo contratto favorisca l’ingresso di giovani talenti nelle redazioni e garantisca diritti e compensi adeguati per i numerosi collaboratori e corrispondenti, molti dei quali operano in condizioni di precarietà , e raccontano quotidianamente gli avvenimenti nelle città italiane.
Le richieste dei giornalisti
I giornalisti ritengono che il nuovo contratto debba essere inclusivo, senza lasciare indietro nessuno, e deve tutelare i diritti acquisiti. È fondamentale che il contratto contempli anche nuove figure professionali, in un contesto in cui l’intelligenza artificiale gioca un ruolo sempre più significativo nel settore. Inoltre, è essenziale stabilire un equo compenso per la cessione dei contenuti online. Queste richieste mirano a garantire che l’informazione di qualità possa prosperare solo se i giornalisti sono professionisti liberi e tutelati nei loro diritti e nelle loro retribuzioni, in linea con quanto avviene per tutti i lavoratori in Italia.
Manifestazione a Roma
La mobilitazione culminerà il 27 novembre 2025, con una manifestazione di piazza a Roma, che precederà lo sciopero. È importante sottolineare che questa iniziativa non ha motivazioni politiche, ma si propone di riaffermare che un’informazione di qualità è possibile solo se i giornalisti sono supportati in modo adeguato. La manifestazione rappresenta un momento di unità per il settore, in cui i professionisti del giornalismo si riuniranno per rivendicare i propri diritti e per chiedere un rinnovamento del contratto di lavoro che possa garantire la dignità e la sostenibilità della professione nel futuro.
