Il delfino Mimmo, un giovane cetaceo di cinque anni, ha dimostrato la sua determinazione a rimanere nel bacino di San Marco a Venezia. Nonostante i tentativi della Capitaneria di Porto, supportata da Università , Regione e Comune, di riportarlo nel suo habitat naturale attraverso l’uso di sonar, il delfino ha scelto di tornare nella sua “casa”. La distanza percorsa verso il mare aperto è stata di appena sei ore, un tempo sorprendentemente breve, considerando l’impegno profuso per trasferirlo.
Il tentativo di rilascio di mimmo
Il tentativo di rilascio è avvenuto con l’obiettivo di restituire Mimmo alla libertà , ma il suo attaccamento al bacino di San Marco si è rivelato più forte delle aspettative. Il delfino, noto per le sue spettacolari acrobazie, continua a incantare sia i turisti che i residenti, esibendosi in tuffi e giochi tra le gondole e i vaporetti. Questo comportamento è il risultato di un’interazione prolungata con gli esseri umani, che lo hanno abituato a ricevere cibo e attenzioni.
Le caratteristiche di mimmo
Le caratteristiche di Mimmo, come il suo carattere sociabile e la preferenza per fondali bassi e torbidi, hanno facilitato la sua permanenza nel bacino. La confidenza acquisita con i turisti ha reso difficile per lui adattarsi a un ambiente marino più vasto e meno popolato. Nonostante le buone intenzioni delle autorità , il cetaceo ha scelto di rimanere nel luogo che considera il suo habitat, rivelando così la complessità delle dinamiche tra fauna selvatica e ambiente urbano.
