Anaao Assomed esprime sorpresa per le dichiarazioni di Schillaci sulla sospensione dell’intramoenia

Rosita Ponti

Novembre 17, 2025

Le recenti dichiarazioni del Ministro della Salute, apparse su vari mezzi di comunicazione il 12 gennaio 2025, hanno suscitato reazioni significative nel mondo medico. Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale dell’Anaao Assomed, ha espresso il suo stupore riguardo alla proposta di sospendere l’intramoenia, un’attività che il Ministro ha sempre sostenuto con vigore. Secondo Di Silverio, le parole del Ministro potrebbero essere state fraintese, considerando l’importanza che l’intramoenia riveste nel panorama sanitario.

Il ruolo dell’intramoenia nella sanità italiana

Di Silverio ha sottolineato come l’intramoenia, che viene praticata solo dal 38% dei professionisti abilitati, non sia la causa principale delle lunghe liste d’attesa. Questa pratica rappresenta una libera scelta dei medici e si svolge al di fuori dell’orario lavorativo ufficiale. Le liste d’attesa, ha spiegato, sono gestite dalle Aziende Sanitarie e non dai singoli professionisti. È importante notare che i proventi generati dall’intramoenia non vanno a beneficio diretto dei medici, che ricevono solo il 30% della tariffa per visita, ma vengono invece incassati dalle Aziende stesse.

In aggiunta, Di Silverio ha richiamato l’attenzione su una legge, inapplicata da 26 anni, che garantisce ai cittadini il diritto a ricevere cure in regime privato qualora le attese superino i tempi stabiliti. Questa norma, secondo il Segretario Nazionale, rappresenta un ulteriore strumento a favore dei pazienti, che meriterebbero maggiore attenzione e rispetto da parte delle istituzioni.

Le conseguenze delle accuse ai professionisti sanitari

Di Silverio ha espresso preoccupazione per il clima di tensione che si sta creando intorno ai professionisti della salute. Ha evidenziato come le accuse, spesso infondate, possano danneggiare non solo il rapporto tra le istituzioni e i medici, ma anche quello tra i medici e i pazienti. Questi ultimi, secondo lui, sono stati messi nella posizione di cercare un capro espiatorio per le inefficienze del sistema sanitario.

Il Segretario Nazionale ha ribadito l’importanza di non attribuire ai medici e ai dirigenti sanitari responsabilità che spettano invece alla gestione politica del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). “Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità”, ha affermato Di Silverio, sottolineando come i professionisti continuino a lavorare instancabilmente per mantenere in piedi la struttura del servizio pubblico.

La sua conclusione è chiara: senza professionisti competenti, non esiste un sistema sanitario efficace, e senza un sistema sanitario funzionante, non esiste salute per i cittadini. Le istituzioni sono dunque chiamate a riflettere su come affrontare le sfide del settore, senza ricorrere a politiche punitive nei confronti dei professionisti.

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