Apertura cauta per le borse europee, che si trovano in attesa delle previsioni d’autunno della Commissione Europea, programmate per le 11:00, e del dato definitivo sullinflazione italiana di ottobre, previsto per le 10:00. Nella piazza di Milano, l’indice FTSE MIB segna un incremento dello 0,02% all’apertura. Londra e Francoforte si attestano leggermente sopra la parità, mentre Parigi si posiziona appena sotto. Venerdì scorso, l’indice milanese aveva registrato una flessione dell1,70%, dopo aver toccato il massimo dal 2001 mercoledì; il bilancio settimanale si attesta comunque su un +2,51%.
Andamento dei mercati statunitensi
Negli Stati Uniti, venerdì l’indice S&P 500 ha chiuso quasi invariato, con una variazione di -0,05%. La settimana si è conclusa con un clima di incertezza, dovuto alla mancata diffusione dei dati di ottobre riguardanti lavoro e inflazione. I future per oggi indicano un avvio in crescita, con un +1% per quello sul NASDAQ, +0,65% per l’S&P 500 e +0,30% per il Dow Jones. Mercoledì sono attesi i risultati finanziari trimestrali di NVIDIA.
Tensioni in Asia
In Asia, le tensioni tra Cina e Giappone riguardanti Taiwan sono tornate a farsi sentire. All’inizio del mese, la premier giapponese Sanae Takaichi aveva dichiarato che un’eventuale invasione di Taiwan da parte della Cina rappresenterebbe per Tokyo una “minaccia esistenziale”. In risposta, venerdì l’ambasciata cinese a Tokyo ha sconsigliato ai cittadini di recarsi in Giappone a causa di “rischi significativi”. Oggi si registrano cali netti nei titoli legati ai viaggi e ai consumi, come il produttore di cosmetici Shiseido, che ha visto un ribasso del 9%, e il gigante dell’abbigliamento Fast Retailing, casa madre di Uniqlo, che ha perso il 5%.
Situazione economica giapponese
Intanto, il PIL giapponese ha mostrato una contrazione dello 0,4% su base trimestrale e dell1,8% su base annualizzata, principalmente a causa del calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti. Tuttavia, i dati sono risultati migliori delle attese, consentendo alla borsa di Tokyo di chiudere in parità. Nell’area asiatica, Hong Kong segna un calo dell0,97%, mentre Seul continua la sua corsa, guadagnando quasi il 1,94%.
