I lavoratori di Eurallumina, situata a Portovesme nel Sulcis, hanno deciso di intraprendere una protesta clamorosa a causa dell’“inerzia istituzionale” che caratterizza la loro situazione lavorativa. Il 15 marzo 2025, un gruppo di operai ha scalato il silo n. 3, che si erge a circa 40 metri di altezza, per far sentire la propria voce e attirare l’attenzione sulle difficoltà che stanno affrontando.
Supporto sindacale e richieste
Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno espresso il loro sostegno a questa iniziativa, sottolineando l’urgenza di un intervento da parte di enti governativi come il Mimit, il Csf, il Mef e la Presidenza del Consiglio. I sindacati chiedono che vengano stanziati fondi immediati per garantire la continuità operativa di Eurallumina, in conformità con le disposizioni di legge. Questa richiesta è fondamentale per assicurare il pagamento delle utenze, dei salari e delle fatture delle imprese terziste, oltre a garantire la prosecuzione delle bonifiche ambientali necessarie per il territorio.
Contesto della protesta
La protesta dei lavoratori si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per il futuro dell’industria locale, che da tempo è in difficoltà a causa di ritardi burocratici e mancanza di risorse. Il gesto simbolico degli operai sul silo rappresenta un atto di disperazione e determinazione, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di un intervento immediato per salvaguardare posti di lavoro e l’ambiente circostante.
Situazione critica a Portovesme
La situazione a Portovesme continua a essere critica, e la mobilitazione dei lavoratori evidenzia la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte per trovare soluzioni efficaci e tempestive.
