Giornata mondiale della prematurità: FNOPO sottolinea diritti dei neonati

Rosita Ponti

Novembre 17, 2025

Il 17 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità, un’importante iniziativa che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a una condizione che colpisce milioni di famiglie in tutto il pianeta. L’ostetrica, figura fondamentale nel percorso della nascita, gioca un ruolo cruciale nel supporto alle donne, ai neonati e alle loro famiglie. Gabriella Gentile, consigliera della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPO), evidenzia come “dietro ogni nascita pretermine si nasconda una storia di coraggio, fragilità, competenza e speranza”.

La giornata mondiale della prematurità

Ogni 17 novembre, la giornata mondiale della prematurità richiama l’attenzione su una realtà che coinvolge circa 13,4 milioni di bambini nel mondo, secondo le statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2023. In Italia, il tasso di nati pretermine si attesta intorno al 6% dei nati vivi. Quest’anno, la giornata ha ricevuto un riconoscimento significativo: il suo inserimento nel calendario ufficiale dell’OMS, un segno del crescente impegno globale per la tutela dei neonati prematuri. Il tema per il 2025 è “Garantire ai neonati prematuri il miglior inizio possibile per un futuro in salute”, un invito a riflettere sull’importanza di un’assistenza integrata e multidisciplinare, in cui il ruolo dell’ostetrica è essenziale.

Il ruolo dell’ostetrica nel percorso nascita

Gabriella Gentile, consigliera della FNOPO, sottolinea che “la nascita pretermine è una condizione complessa” che richiede un approccio assistenziale personalizzato e globale. L’ostetrica è coinvolta attivamente nella prevenzione e nell’identificazione precoce dei fattori di rischio durante la gravidanza, collaborando con ginecologi e neonatologi per ottimizzare gli esiti materno-fetali e neonatali. Al momento della nascita, l’ostetrica svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza al parto pretermine e nella stabilizzazione del neonato, contribuendo al lavoro di squadra nei reparti di terapia intensiva neonatale.

Competenze e umanità dell’ostetrica

In contesti ad alta intensità di cura, l’ostetrica non è solo una professionista della salute, ma anche un supporto umano per le famiglie. “Difendiamo il diritto di ogni nuovo nato a un inizio di vita dignitoso e protetto”, afferma Gentile, evidenziando l’importanza di accompagnare le famiglie in un percorso spesso difficile, dove la paura si mescola alla speranza. Dopo la nascita, l’ostetrica promuove il contatto pelle a pelle, il bonding madre-bambino e la kangaroo mother care, sostenendo l’allattamento materno anche nei casi di neonati con esigenze particolari. Inoltre, assicura una continuità assistenziale dopo la dimissione, facilitando una transizione serena verso la vita quotidiana.

Rete territoriale e continuità assistenziale

Questo modello assistenziale, in linea con le raccomandazioni dell’OMS sul Continuum of Care materno-neonatale, riconosce l’ostetrica come professionista chiave nella promozione della salute e del benessere in caso di prematurità. Gabriella Gentile aggiunge che “rafforzare la rete tra ospedale e territorio, valorizzare il ruolo dell’ostetrica nei percorsi di nascita e garantire supporto psicologico e sociale alle famiglie” sono obiettivi essenziali per migliorare gli esiti legati alla prematurità in Italia.

Il colore viola della speranza

Ogni anno, ospedali e monumenti in Italia si tingono di viola, il colore simbolo della giornata, che rappresenta sensibilità, forza e speranza. “È un gesto collettivo”, conclude Gentile, “che unisce professionisti, istituzioni e cittadini in un messaggio unico: ogni bambino, indipendentemente dal momento in cui nasce, ha diritto alla cura, all’accoglienza e all’amore.”

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