Le immagini drammatiche che seguono il tragico incidente stradale avvenuto a Milano raccontano una scena che ricorda un conflitto. La carreggiata, situata nella zona di Bicocca, è disseminata di detriti delle auto coinvolte, con un telaio e il motore di un veicolo incastrati in un’aiuola. Le fiamme, che si sono sprigionate immediatamente dopo l’impatto, sono state rapidamente domate dai vigili del fuoco, anche grazie alla pioggia intensa che ha colpito la città . Il sinistro, avvenuto nella mattinata del 16 novembre 2025, ha provocato la morte di un giovane di soli 19 anni, Pietro Silva Orrego, e ha lasciato una ragazza in condizioni critiche in ospedale, insieme ad altri due feriti. La dinamica dell’incidente è ancora sotto indagine, ma sembra che un SUV stesse procedendo a velocità sostenuta e fosse guidato da un altro giovane privo di patente. Questo individuo, dopo l’incidente, ha tentato di fingersi un soccorritore, ma è stato smascherato grazie alle riprese delle telecamere e alla testimonianza di un medico presente sul posto, raccolta dalla Polizia Locale.
Il tragico destino di Pietro Silva Orrego
Pietro Silva Orrego, il giovane deceduto a soli 19 anni, ha vissuto un drammatico epilogo della sua vita proprio davanti al padre, un noto cardiologo. Trasportato in condizioni disperate in ospedale, Pietro ha lottato per la vita per ore, mentre i medici si prodigavano in ogni modo per salvarlo. Purtroppo, le ferite riportate a causa dell’impatto e il successivo incendio si sono rivelati fatali. Le notizie riguardanti Pietro sono scarse, ma è emerso che era uno studente e figlio di un professionista di fama a Milano. La sua vita si è spezzata a poco più di un mese dal suo ventesimo compleanno, un evento che avrebbe dovuto essere celebrato con gioia.
Il comportamento sospetto dell’amico
Dopo l’impatto, un altro giovane, amico di Pietro, ha cercato di allontanarsi dalla scena mentre i feriti venivano soccorsi. Nella speranza di ingannare le forze dell’ordine, ha tentato di fingersi un soccorritore. Ha dichiarato di essere sceso da un tram in transito per aiutare i feriti, ma la sua storia non ha convinto gli investigatori. Presentandosi con i vestiti intrisi di sangue e una scarpa mancante, ha cercato di giustificare la sua presenza, ma gli agenti hanno notato incongruenze. La scarpa è stata rinvenuta tra i rottami dell’auto e le immagini delle telecamere hanno rivelato che il giovane non era mai salito sul tram. La situazione è ulteriormente complicata dalla testimonianza di un medico che ha confermato di aver visto il ragazzo alla guida del veicolo. La procura ora sta valutando le azioni legali da intraprendere nei confronti di questo 20enne.
Indagini in corso e ipotesi sul sinistro
La dinamica dell’incidente rimane poco chiara, ma sembra che la vettura coinvolta sia stata colpita da un’altra auto proveniente da sinistra. Le ipotesi in fase di indagine includono la possibilità di un semaforo rosso non rispettato, una manovra imprudente o una precedenza non concessa. Gli investigatori hanno sequestrato i telefoni cellulari dei giovani coinvolti per determinare se qualcuno di loro stesse utilizzando il telefono al momento dell’incidente o stesse registrando video. Le indagini proseguono per fare luce su quanto accaduto in quella tragica mattinata a Milano.
