La ricerca di acqua, considerata un indicatore di vita, rivela una realtà complessa in Italia, dove oltre la metà delle risorse idriche viene sprecata. Nel 2025, il Paese affronta una grave crisi idrica, con i ghiacciai che si stanno rapidamente ritirando e le campagne che lottano per mantenere l’approvvigionamento. Ogni anno, gli italiani consumano circa 130 miliardi di metri cubi d’acqua, nonostante l’Italia occupi il terzo posto in Europa per disponibilità di acqua e il primo per utilizzo. Tuttavia, i sistemi di distribuzione idrica continuano a presentare perdite significative.
Le vie dell’acqua: un viaggio tra risorse e sfide
Patrizia Angelini, attraverso il suo progetto “Le vie dell’acqua”, esplora il percorso di questo bene essenziale, mettendo in luce l’importanza di preservare e valorizzare le risorse idriche. La sua ricerca si concentra su antichi sistemi di raccolta, che possono offrire soluzioni sostenibili nel rispetto dell’ambiente. Dai laghi vulcanici del Lazio, con i loro storici acquedotti, alle fonti rinnovabili di Ischia, fino alle cisterne dell’Umbria e ai pozzi arabi in Sicilia, Angelini evidenzia come la tradizione possa fornire risposte alle sfide contemporanee.
Normative europee e la questione della potabilitÃ
Nel 2026, l’Italia sarà chiamata a conformarsi alle normative europee riguardanti le sostanze nocive persistenti nell’acqua potabile. Questo è un passo cruciale, poiché il Paese è tra quelli più scrutinati per l’alta densità di impianti industriali, che contribuiscono all’inquinamento delle risorse idriche. La sfida è duplice: garantire acqua potabile di qualità e ridurre gli sprechi, affinché il patrimonio idrico italiano possa essere tutelato e mantenuto per le generazioni future.
