Unione Nazionale Consumatori: ecco la graduatoria delle città italiane più costose

Veronica Robinson

Novembre 17, 2025

L’Unione Nazionale Consumatori ha pubblicato oggi, 1° dicembre 2025, i dati aggiornati dell’inflazione di ottobre, rivelando le città italiane dove il costo della vita ha registrato i maggiori aumenti. Questi dati, forniti dall’Istat, non riguardano solo i capoluoghi di regione, ma anche comuni con oltre 150 mila abitanti, offrendo così un quadro più ampio della situazione economica nel Paese.

Le città più costose d’italia

In cima alla classifica delle città più care si trova Siena, la quale ha visto un’inflazione tendenziale del 2,8%, la più alta a livello nazionale. Questo si traduce in una spesa aggiuntiva annuale di 757 euro per una famiglia media. Al secondo posto si colloca Bolzano, con un incremento del 1,9% rispetto all’anno precedente, per un aggravio di 630 euro a famiglia. Completa il podio Pistoia, che registra un’inflazione del 2,1% e una spesa supplementare di 568 euro.

Subito dopo, al quarto posto, si trova Belluno, con un’inflazione del 2% e un rincaro di 521 euro. Al quinto posto c’è Cosenza, che ha la seconda inflazione più alta del Paese, pari a 2,5%, e un aumento della spesa di 486 euro. Segue Udine con un rincaro di 478 euro e Rimini con 468 euro. Gorizia e Napoli condividono l’ottava posizione, entrambi con un rincaro di 452 euro. Chiude la top ten Venezia, con un aumento di 449 euro e un’inflazione del 1,6%.

Le città più virtuose

Dall’altro lato della classifica, la città che si distingue per la sua virtuosità è Campobasso, dove l’inflazione si attesta a un modesto 0,1%, con un incremento della spesa di soli 24 euro annui. Al secondo posto si trova Trapani, con un’inflazione del 0,2% e una spesa di 46 euro. La medaglia di bronzo va a Vercelli, che registra un incremento del 0,3% e una spesa di 71 euro. Brindisi occupa il quarto posto con un rincaro di 79 euro e un’inflazione del 0,4%, seguita da Sassari e Benevento, entrambe con un rincaro di 110 euro e un’inflazione del 0,5%. All’ottavo posto si trova Messina con 116 euro, mentre Palermo e Ancona chiudono la lista con un rincaro di 142 euro e un’inflazione del 0,6%.

Le regioni più costose e più risparmiose

Esaminando le regioni, il Trentino Alto Adige emerge come la più costosa, con un’inflazione annua dell’1,5% e una spesa media di 464 euro per famiglia. Seguono il Friuli Venezia Giulia con 438 euro e il Veneto con 403 euro. La Puglia, pur non essendo sul podio, si distingue per avere l’inflazione più alta, pari a 2,1% e un rincaro di 400 euro.

Al contrario, la regione più virtuosa è il Molise, con un’inflazione di 0,2% e un incremento di spesa di soli 47 euro. In seconda posizione si colloca la Sicilia, con un rincaro di 157 euro e un’inflazione del 0,7%, mentre la Sardegna occupa il terzo posto con un rincaro di 192 euro e un’inflazione dell’1%.

Questi dati offrono un quadro chiaro delle disparità economiche che caratterizzano il territorio italiano, evidenziando le sfide che molte famiglie devono affrontare in un contesto di inflazione crescente.

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