Borse in calo: l’intelligenza artificiale pesa da Tokyo a Milano

Rosita Ponti

Novembre 18, 2025

Le Borse europee hanno avviato la giornata del 25 gennaio 2025 con un significativo calo, in seguito alla chiusura negativa delle contrattazioni del giorno precedente e al ribasso registrato nei mercati asiatici. Milano ha aperto con una flessione del 1,5%, un trend simile a quello di Parigi e Francoforte, che hanno mostrato numeri rossi sui loro indici.

I timori del mercato

I timori che hanno influenzato il mercato sono principalmente connessi alla possibilità di una bolla speculativa legata all’intelligenza artificiale, un tema che ha pesato notevolmente su Wall Street nella giornata di ieri. La preoccupazione per un’eccessiva valutazione delle aziende tecnologiche sta creando incertezze tra gli investitori.

Annuncio atteso di Nvidia

Un evento atteso è l’annuncio dei risultati finanziari di Nvidia, previsto per domani, quando i mercati saranno chiusi. La situazione è ulteriormente complicata dalla notizia che un noto investitore, Peter Thiel, ha deciso di disinvestire circa 100 milioni di dollari, seguendo l’esempio di Softbank, un’uscita che potrebbe generare ulteriori ripercussioni nel settore.

Investimenti di Warren Buffett

Tuttavia, non mancano investitori che continuano a scommettere sui titoli tecnologici. Warren Buffett, per esempio, ha recentemente investito 4 miliardi di dollari in Alphabet, dimostrando fiducia nel potenziale di crescita delle aziende del settore.

Focus su Iveco e il settore bancario

A Piazza Affari, l’attenzione si concentra su Iveco, che ha registrato una leggera flessione dello 0,1% dopo aver ricevuto il via libera all’acquisto da parte di Tata Motors, un colosso indiano. Anche il settore bancario è sotto i riflettori, con Crédit Agricole che ha annunciato l’intenzione di esplorare opportunità di crescita attraverso acquisizioni nel mercato italiano.

Flessione del Bitcoin

Infine, il valore del Bitcoin ha subito una flessione significativa, scendendo per la prima volta sotto i 90.000 dollari in sette mesi, per poi risalire leggermente a 90.340 dollari, segnalando una volatilità che continua a caratterizzare il mercato delle criptovalute.

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