“Il costo della legalità”: indagine sul sistema di abusi legato al Decreto Flussi

Veronica Robinson

Novembre 18, 2025

Il 18 novembre 2025, un’inchiesta approfondita ha rivelato le problematiche legate al reclutamento di lavoratori extra-UE nelle campagne del Ragusano, un’area della Sicilia. I giornalisti Daman Singh, Bianca Turati e Iman Zaoin hanno portato alla luce un sistema di irregolarità che si cela dietro il decreto flussi, strumento governativo che dovrebbe regolare l’ingresso legale dei migranti in Italia. Tuttavia, ciò che emerge è un panorama di sfruttamento e marginalizzazione sociale, dove le truffe diventano una prassi comune.

Il contesto del reclutamento dei lavoratori

Nelle campagne del Ragusano, l’inchiesta “Il prezzo della legalità” ha svelato come il reclutamento dei lavoratori extra-UE avvenga attraverso pratiche poco trasparenti e spesso illegali. I migranti, attratti dalla possibilità di un lavoro dignitoso, si trovano invece a dover affrontare situazioni di sfruttamento. Le testimonianze raccolte dai giornalisti evidenziano come molti di questi lavoratori vengano ingannati da intermediari che promettono condizioni di lavoro vantaggiose, ma che in realtà si traducono in contratti precari e salari irrisori.

Le difficoltà iniziano già al momento dell’arrivo in Italia, dove i migranti si trovano spesso a dover pagare somme elevate per ottenere un impiego, senza alcuna garanzia di sicurezza. I lavoratori, privi di informazioni e supporto legale, si trovano a vivere in condizioni di grande vulnerabilità, esposti a sfruttamento e abusi da parte di datori di lavoro senza scrupoli.

Il premio Roberto Morrione e l’importanza dell’inchiesta

L’inchiesta condotta da Singh, Turati e Zaoin ha ricevuto il prestigioso Premio Roberto Morrione, un riconoscimento che celebra il giornalismo investigativo e l’impegno nella denuncia delle ingiustizie sociali. La 14esima edizione del premio ha visto la partecipazione di numerosi progetti, ma l’approfondimento sulle pratiche di reclutamento nel Ragusano ha colpito per la sua rilevanza e per l’impatto sociale che può avere.

Il lavoro di questi giornalisti non si limita a esporre fatti, ma cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione che spesso rimane nell’ombra. Attraverso la loro inchiesta, si fa luce su un fenomeno che riguarda non solo i lavoratori migranti, ma anche l’intera società italiana, chiamata a riflettere sulle proprie responsabilità nei confronti di una comunità sempre più vulnerabile.

La loro ricerca evidenzia l’importanza di un’informazione libera e indipendente, capace di mettere in discussione le narrazioni ufficiali e di dare voce a chi spesso non ha possibilità di farlo. La sfida del giornalismo investigativo, come dimostrano Singh, Turati e Zaoin, è quella di portare alla luce verità scomode e di contribuire a un dibattito pubblico più consapevole e informato.

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