Un tragico incidente si è verificato nella mattinata di domenica 9 marzo 2025, in viale Fulvio Testi a Milano, dove ha perso la vita il 19enne Pietro Silva Orrego. Sulla base delle indagini avviate, sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio stradale sia il 23enne alla guida di un Suv Mercedes G Brabus, sia il 32enne conducente di un’Opel Corsa. Due video, apparsi sui social e attualmente esaminati dagli inquirenti, mostrano un 20enne che, inizialmente identificato come il conducente del Suv, si era recato sul luogo dell’incidente per soccorrere gli amici. Tuttavia, le prove raccolte suggeriscono che non fosse al volante al momento dello scontro.
Le immagini video, unite all’assenza di ferite compatibili con l’impatto, sembrano scagionare il giovane, che ha affermato di essere giunto sul posto solo dopo il verificarsi dell’incidente.
Le drammatiche scene del soccorso
I filmati girati da testimoni oculari e diffusi sui social media poche ore dopo l’incidente ritraggono il giovane mentre corre verso il Suv distrutto. Durante le riprese, si sente il ragazzo esclamare “ci sono i miei amici che stanno morendo”, mentre tenta di aprire le portiere e di sfondare un finestrino, perdendo una scarpa che è stata successivamente trovata tra i rottami. Queste scene hanno spinto gli investigatori a rivedere la prima ipotesi che lo indicava come conducente del veicolo di lusso, noleggiato da una società specializzata. Le riprese video sono ora analizzate dalla Procura, che sta confrontando i filmati con i rilievi effettuati sul luogo per ricostruire i movimenti di tutte le persone coinvolte.
Il giovane e la testimonianza degli agenti
Il 20enne, residente a pochi chilometri dal luogo dell’incidente, è stato immediatamente ascoltato dagli agenti della polizia locale. Inizialmente, un passante lo aveva indicato come il conducente del Suv, ma il giovane ha sostenuto di essere arrivato dopo l’incidente, affermando di aver preso un tram, un’affermazione poi smentita dalle indagini. Il risultato positivo dell’alcol test ha alimentato i sospetti, spingendo gli inquirenti a esaminare ogni dettaglio. Tuttavia, la nuova prova video e l’assenza di ferite sembrano escludere la sua presenza a bordo durante l’incidente. Gli investigatori stanno ricostruendo le ore precedenti all’impatto per determinare se il 20enne avesse trascorso la serata con gli amici e se fosse sceso dal Suv poco prima della tragedia.
Identificazione del conducente del Suv
Dai primi accertamenti, il 23enne Enrico R. risulta essere il conducente del potente Mercedes G Brabus, un veicolo dal valore di circa mezzo milione di euro. Il giovane ha dichiarato di essere stato alla guida al momento dell’incidente ed è stato sottoposto a un alcol test in pronto soccorso, in attesa di risultati definitivi. Le prime analisi indicano una positività ad alcol e droga, ma ulteriori accertamenti sono necessari per confermare tali risultati. A bordo del Suv si trovavano anche Pietro Silva Orrego, deceduto nello schianto, e una 30enne, S.T., che ha riportato gravi ferite ed è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Attualmente, la donna è fuori pericolo, ma la prognosi rimane riservata.
Feriti e andamento delle indagini
Nell’incidente è rimasta coinvolta anche un’Opel Corsa, condotta da L.C., 32 anni, originario di Napoli, che è stato trasportato in ospedale in codice giallo. Anche lui è risultato positivo al pre-test per le sostanze stupefacenti.
Le dinamiche dello scontro
Secondo la Procura, il Suv e l’Opel Corsa stavano viaggiando a velocità sostenuta. L’incidente è avvenuto all’incrocio con viale Esperia, nella zona nord di Milano, dove si trova una sola telecamera pubblica che, al momento, non ha ripreso il momento esatto dell’impatto. Gli investigatori stanno valutando diverse ipotesi, tra cui il mancato rispetto di una precedenza, un semaforo rosso o una manovra imprudente. Entrambi i veicoli sono stati gravemente danneggiati e hanno preso fuoco, mentre il Suv si è addirittura spezzato in due. Risulta che il Mercedes fosse già coinvolto in un altro grave incidente avvenuto circa un anno fa. Ulteriori informazioni potrebbero derivare dall’analisi del GPS installato a bordo, che fornirà dati su velocità e traiettoria nei secondi precedenti alla tragedia.
