Jacopo Iebba, un giovane attore di 20 anni originario di Tivoli, ha recentemente condiviso la sua esperienza nel ruolo di Carlo Acutis nella serie televisiva The Saints, prodotta da Martin Scorsese e trasmessa su Fox Nation. La prima puntata della seconda stagione è stata rilasciata il 16 novembre 2025 negli Stati Uniti. L’episodio dedicato a Carlo Acutis andrà in onda il 7 dicembre. Iebba ha descritto la responsabilità di interpretare una figura reale come una sfida che richiede onestà e impegno. “L’immagine più forte che mi ha colpito è stata durante le riprese del funerale di Carlo. Ero disteso in una bara aperta, con un velo sul viso, circondato da duecento persone in abiti neri che piangevano. Ho guardato il soffitto affrescato della chiesa e ho trovato tutto ciò surreale”, ha raccontato a Rainews.it.
Il set di Scorsese e l’approccio di Francesca
La puntata dedicata a Carlo Acutis è stata diretta da Francesca Scorsese, la figlia del famoso regista. Iebba ha elogiato il suo approccio creativo e aperto: “Francesca è giovane e porta una solarità che rende tutto più tranquillo. Sul set mi ha dato la libertà di esplorare diverse interpretazioni, permettendomi di provare ogni ciak in modi differenti”. La presenza di Martin Scorsese, seppur a distanza attraverso videochiamate, ha aggiunto un elemento quasi mitologico all’atmosfera. “Era come se la sua visione ci guidasse, anche se non era fisicamente presente”, ha aggiunto l’attore.
Il processo di audizione e le sfide iniziali
Iebba ha raccontato il suo percorso di audizione per il ruolo di Carlo Acutis. “Ho registrato un self tape e ho cercato di non pensarci troppo. Dopo diversi provini, mi sono ritrovato a sostenere un’audizione in videochiamata con i dirigenti della produzione. È stata un’esperienza surreale, come quando accendi la fotocamera frontale per sbaglio, ma con Martin Scorsese dall’altra parte”. La gioia di ricevere la notizia di aver ottenuto il ruolo è stata indescrivibile: “Ho provato una sensazione di totale dissociazione, come se fossi in un sogno”.
Il percorso di Jacopo Iebba nel mondo della recitazione
L’attore ha iniziato la sua carriera con cortometraggi, per poi lavorare con Massimiliano Bruno in pellicole come “Beata ignoranza” e “Non ci resta che il crimine”. Il suo primo ruolo da protagonista è arrivato con il biopic “The Music of Silence”, dedicato ad Andrea Bocelli. Ha anche recitato in due serie della Rai, “Jams” ed “Effetto Giò”, e ha partecipato a vari film e spot pubblicitari. Ogni esperienza, ha spiegato, gli ha fornito insegnamenti preziosi sul mestiere.
Le emozioni legate alla recitazione e le sfide del settore
Iebba ha parlato delle emozioni più forti legate al suo lavoro, in particolare il senso di realizzazione quando viene scelto per un ruolo. “Non provengo da una famiglia di artisti, ma i miei genitori e i miei fratelli mi hanno sempre sostenuto. Ogni ruolo che conquisto mi ricorda quanto la mia vita sia influenzata dall’arte e dalla perseveranza”. L’attore ha anche espresso il suo desiderio di interpretare personaggi complessi e autentici, piuttosto che figure superficiali. “Mi attraggono i personaggi con un nucleo vivo, qualcosa che pulsa oltre le battute scritte”.
Prospettive future e riflessioni sul cinema
Jacopo Iebba ha anche condiviso la sua visione del cinema e dei suoi prossimi progetti. “I film mi hanno arricchito e mi hanno dato la possibilità di esprimere me stesso. È terapeutico, mi aiuta a ridimensionare le mie emozioni”. Attualmente, insegna breakdance ai bambini all’Hub Dance Studio di Chiara Giancaterina e consegna pizze per rimanere con i piedi per terra. Sogna di costruire una carriera da regista e ha già realizzato un cortometraggio intitolato Asceso, che esplora le illusioni e le cadute della vita. Sta anche lavorando a un secondo cortometraggio che promette di essere un mix di follia, ironia e poesia. “Racconta di un ragazzo che cerca di conquistare una ballerina in un cabaret stravagante”, ha concluso, rivelando il suo entusiasmo per le storie che intende raccontare.
