La Fondazione OMRI ha partecipato attivamente ai Pranzi Solidali tenutisi a Roma, Pisa e Taranto, in occasione del Giubileo dei Poveri 2025. Questa iniziativa ha ribadito l’impegno della Fondazione per l’inclusione sociale e il supporto a chi vive in situazioni di difficoltà.
Roma – Un impegno concreto al pranzo solidale
Il Pranzo Solidale romano è iniziato con una riunione organizzativa tenutasi presso la sede della Fondazione, presieduta dal Presidente, il Prefetto Francesco Tagliente, insieme al Consigliere di Indirizzo e cofondatore Mario Viola e alla dottoressa Raffaella Calabrese. Questo incontro, riservato ai volontari che avrebbero servito ai tavoli, ha rappresentato un momento di confronto e preparazione. È stata l’occasione per distribuire i compiti e creare un’atmosfera di collaborazione, sottolineando che il servizio verso gli altri è un gesto umano e fondamentale, radicato nei valori della dignità umana.
Dopo questa fase preparatoria, il Pranzo Solidale è iniziato presso la Comunità di Sant’Egidio. Il saluto iniziale è stato affidato al Questore Roberto Massucci, Vicepresidente vicario della Fondazione. L’evento ha messo in evidenza la dignità delle persone in situazioni di marginalità, ricevendo una notevole copertura mediatica. Diverse emittenti televisive nazionali hanno documentato l’impegno della Fondazione e dei volontari, evidenziando il valore della solidarietà.
Il passaggio della porta santa – Un rito di comunità
Al termine della giornata, gli insigniti OMRI che avevano partecipato attivamente al Pranzo Solidale si sono ritrovati in Piazza Pia, all’ingresso di Via della Conciliazione, per ritirare simbolicamente la croce e avviarsi verso la Basilica di San Pietro. Questo cammino, intrapreso in silenzio e preghiera, ha culminato nell’attraversamento della Porta Santa, un simbolo di misericordia e rinnovamento spirituale.
Le fasi del rito hanno incluso il ritiro della croce, che simboleggia l’impegno e la partecipazione comunitaria al Giubileo. Durante il percorso verso la Basilica, i partecipanti si sono alternati nel trasportare la croce, creando un momento di condivisione e riflessione. L’attraversamento della Porta Santa ha rappresentato un’opportunità di meditazione, sia personale che collettiva, culminando con la restituzione della croce a un volontario dell’accoglienza pellegrini all’interno della Basilica. Questo rito ha rafforzato i legami tra i membri della Fondazione, unendo l’impegno sociale con il percorso spirituale del Giubileo.
Pisa – Un pranzo di solidarietà nel chiostro del carmine
A Pisa, il Comitato Provinciale della Fondazione, guidato dal Professor Michele Emdin, insieme ad Antonio Cerrai e Alessio Giani, ha organizzato un Pranzo Solidale presso il Chiostro della Chiesa di Santa Maria del Carmine. Questa iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio di Pisa, le parrocchie locali e l’Associazione Pisa APS. L’evento ha creato un’atmosfera di ascolto e vicinanza, ben documentata dalla stampa locale, che ha messo in luce il senso di fraternità che ha caratterizzato l’incontro.
Taranto – Vicinanza nel quartiere tamburi
A Taranto, il Comitato Provinciale della Fondazione, composto dall’Ammiraglio di squadra Francesco Ricci, dal Questore Tommaso Cacciapaglia e da Antonio Melpignano, Presidente del Porto Turistico Marina Resort Molo Sant’Eligio, ha promosso un Pranzo Solidale al Centro Polivalente “Giovanni Paolo II” nel quartiere Tamburi. L’iniziativa è iniziata con una Santa Messa in Cattedrale, coinvolgendo l’Arcidiocesi di Taranto, la Caritas Diocesana, la Confraternita dell’Addolorata e altre realtà locali. Questo evento ha rappresentato un gesto significativo di vicinanza e solidarietà verso la comunità, sottolineando l’importanza della collaborazione tra diverse associazioni e istituzioni.
