In Italia, la questione della sostenibilità sociale si presenta con una crescente percezione di fragilità tra la popolazione. Un’indagine realizzata da Eikon Strategic Consulting Italia durante la Social Sustainability Week ha rivelato che quasi il 90% degli italiani esprime preoccupazione per il futuro del pianeta, con oltre l’80% che manifesta ansie riguardo alla situazione del Paese. Più di sette cittadini su dieci vivono con apprensione per il proprio avvenire. Questo scenario evidenzia una consapevolezza diffusa riguardo al legame tra salute e ambiente, con il 92% degli intervistati che riconosce questa connessione. Tuttavia, il 62,4% della popolazione si sente colpito da preoccupazioni globali, come conflitti e cambiamenti climatici, insieme a una sensazione di impotenza di fronte a fattori economici fuori dal proprio controllo.
Le priorità degli italiani in tema di sostenibilità sociale
L’indagine ha coinvolto oltre 2000 partecipanti, di età compresa tra i 16 e i 75 anni, delineando le priorità degli italiani riguardo alla sostenibilità sociale. La lotta contro la povertà è ritenuta fondamentale dal 49% del campione, seguita dalla tutela della salute e del benessere, considerata essenziale dal 48%, e dalla garanzia di un lavoro dignitoso, importante per il 33% degli intervistati. Questi aspetti costituiscono la base su cui i cittadini costruiscono la loro visione di sviluppo sostenibile, ponendo al centro dell’agenda nazionale la qualità della vita e la protezione delle persone.
Enrico Pozzi, presidente e CEO di Eikon Strategic Consulting Italia, ha sollevato una questione importante: “La sostenibilità sociale rischia di essere ridotta a questione privata e atomizzata”. Secondo Pozzi, la salute e il benessere si concentrano troppo sull’individuo, trascurando un approccio collettivo. L’ansia per il futuro, che abbraccia dimensioni personali, nazionali e planetarie, si traduce in una mancanza di connessione con le realtà sociali concrete.
Il rapporto degli italiani con il sistema sanitario nazionale
Un altro aspetto significativo emerso dall’indagine riguarda il rapporto degli italiani con il sistema sanitario nazionale. Il 46% degli intervistati ha dichiarato di avere fiducia nel Servizio Sanitario Nazionale, mentre il 54% ha manifestato scetticismo o sfiducia. Questo scetticismo non è legato alla qualità del personale, ritenuto competente dal 58% del campione, ma piuttosto alla capacità organizzativa e alla carenza di risorse. L’81% degli intervistati considera insufficiente il numero degli operatori sanitari, portando oltre la metà degli intervistati (53%) a ritenere indispensabile un’assicurazione integrativa. Inoltre, il 67% degli italiani considera inevitabile il ricorso alla sanità privata, indicando un bisogno crescente di sicurezza e accessibilità nelle cure.
Paola Aragno, vicepresidente di Eikon, ha sottolineato l’importanza di un dialogo tra il sistema pubblico e privato: “Non è più un’opzione, ma una responsabilità condivisa”. Questo approccio richiede di mettere in comune competenze e capacità organizzative per costruire un ecosistema della salute sostenibile, capace di rispondere alle fragilità emergenti e garantire continuità nelle cure.
Le aspettative nei confronti delle imprese
In un contesto in cui le istituzioni sono percepite come meno efficaci, cresce l’attesa nei confronti delle imprese, sempre più chiamate a svolgere un ruolo sociale. Quando le aziende parlano di sostenibilità, suscitano speranza o interesse nel 54% degli intervistati, mentre solo l’8% si dichiara indifferente. Le aspettative nei luoghi di lavoro si concentrano su stabilità contrattuale (53%), relazioni positive tra colleghi (47%) e flessibilità, come lo smart working (34%). L’attenzione alla salute e la richiesta di un’ampia offerta di welfare aziendale (26%) superano di poco l’importanza attribuita all’assenza di discriminazione e pari opportunità (23%) e alla formazione (22%). Tuttavia, il 60% degli intervistati considera insufficiente l’attuale impegno delle aziende per il benessere, e il 61% ritiene che dovrebbero promuovere servizi psicologici, con solo il 16% che conosce aziende che li offrono.
Cristina Cenci, antropologa e Senior Partner di Eikon, osserva come la crescente vulnerabilità e la mancanza di presìdi collettivi spingano le persone a riporre aspettative nelle imprese, un tempo rivolte alle istituzioni. “Il lavoro diventa il luogo in cui si cercano stabilità e tutela del benessere“, afferma Cenci, evidenziando un cambiamento nei bisogni comunitari.
Testimonianze delle aziende
Durante l’evento di presentazione dell’indagine, i rappresentanti delle aziende partner hanno condiviso esperienze significative riguardo alla sostenibilità sociale. Fabrizia Bottiroli, Head of Health Offering di Axa Italia, e Cristiano Gianni, Chief Health Officer della stessa azienda, hanno parlato di come innovazione, servizi integrativi e pratiche sostenibili possano generare valore sociale. Anche Giampaolo Montesano, Distribution & Transport Director di Logista Italia, e Claudia Rutigliano, Coordinatrice Scientifica della Fondazione MSD, hanno messo in evidenza l’importanza di un approccio che metta al centro le priorità delle persone.
Queste testimonianze dimostrano come le aziende possano contribuire in modo concreto alla creazione di un ambiente sociale e lavorativo più sostenibile, rispondendo alle esigenze emergenti della popolazione.
