Una straordinaria manifestazione atmosferica ha catturato l’attenzione degli esperti di meteorologia e del pubblico, grazie a un’immagine rilasciata dal satellite Sentinel-3, parte del programma europeo Copernicus. Questo fenomeno ha avuto luogo sopra la Sardegna il 15 novembre 2025, quando una vasta massa di polvere sahariana, proveniente dal Nord Africa, ha raggiunto l’isola. La fotografia, acquisita dal satellite, mostra la situazione del giorno precedente, il 14 novembre, durante il passaggio della polvere attraverso il Mediterraneo occidentale.
Il fenomeno della polvere sahariana
Il satellite Sentinel-3, gestito nell’ambito del programma spaziale dell’Unione Europea, ha documentato un ampio strato di polvere che si estende verso nord, oscurando parzialmente le isole della Sardegna e della Corsica. I toni rossastri visibili sulla terraferma, tipici delle immagini in falso colore al vicino infrarosso, evidenziano la vegetazione e i terreni nudi. Al contempo, lo strato chiaro e lattiginoso che si estende sul mare e sulle coste è attribuibile alle particelle minerali in sospensione. Il pennacchio di polvere è particolarmente evidente lungo le coste orientali delle due isole, formando una fascia continua e nebulosa che si estende sul Mar Tirreno.
La struttura incaricata dell’osservazione della Terra ha sottolineato l’importanza di tali eventi, poiché la polvere sahariana può influenzare non solo la qualità dell’aria, ma anche il clima locale. La presenza di questo strato di polvere può comportare variazioni significative nei parametri atmosferici, creando potenziali impatti sulla salute pubblica e sull’ambiente.
Analisi e monitoraggio del fenomeno
Le informazioni raccolte dal satellite Sentinel-3 saranno analizzate da esperti per valutare le conseguenze della polvere sahariana sulla qualità dell’aria. Questi dati sono cruciali per supportare i sistemi di allerta nelle regioni che frequentemente subiscono il trasporto di polvere dall’Africa. Le analisi forniranno indicazioni utili per la gestione di episodi ricorrenti di trasporto atmosferico, contribuendo a una migliore preparazione e risposta da parte delle autorità locali.
Questo evento non rappresenta un caso isolato; infatti, già all’inizio della primavera del 2025, la Sardegna e il sud della Penisola Italiana erano stati colpiti da un fenomeno simile, con un significativo strato di polvere proveniente dal Sahara. La ripetizione di tali eventi mette in evidenza la necessità di un monitoraggio continuo e di strategie di mitigazione per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dai fenomeni atmosferici estremi.
Il monitoraggio e l’analisi di tali fenomeni sono essenziali non solo per comprendere le dinamiche atmosferiche, ma anche per proteggere la salute pubblica e garantire la sicurezza delle comunità colpite.
