“Ri-uscire: il percorso verso l’autonomia dopo la violenza economica”

Rosita Ponti

Novembre 18, 2025

Il 21 novembre 2025, l’Auditorium Innovation Center della Fondazione CR Firenze ospiterà la giornata di studio intitolata “Ri-uscire: dalla violenza economica all’autonomia”. L’evento è organizzato dall’Associazione Artemisia, Centro Antiviolenza di Firenze, nell’ambito del programma Eredità delle Donne 2025.

L’incontro e i suoi obiettivi

L’incontro si propone di favorire la co-programmazione e la collaborazione tra diverse realtà, tra cui istituzioni, aziende, fondazioni e organizzazioni del terzo e quarto settore, tutte impegnate nella prevenzione e nel contrasto alla violenza nei confronti di donne e minorenni. Con un approccio integrato e multidisciplinare, la giornata si concentrerà sulla violenza economica, analizzando il suo impatto traumatico e le sue conseguenze sui percorsi di autonomia delle donne e dei figli che ne sono vittime.

Obiettivi della giornata

L’intento è di fare luce su questa forma di violenza, che spesso rimane sommersa e difficile da riconoscere. Si mira a rafforzare le buone pratiche già esistenti, sviluppare progetti innovativi e promuovere spazi di confronto e tavoli interistituzionali dedicati alla creazione di percorsi di indipendenza e libertà economica per le vittime.

Presentazione della relazione annuale

Nella sessione mattutina, verrà presentata la Relazione Annuale 2025 sull’attività del Centro Antiviolenza Artemisia, che copre i dati raccolti tra gennaio e settembre 2025. Questo report sottolinea la crescente necessità di interventi di prevenzione, protezione e sostegno per donne e minori che subiscono violenza.

Partecipazione e figure coinvolte

All’evento parteciperanno figure di spicco, tra cui docenti universitari, esperti di violenza economica, giuristi del lavoro e rappresentanti delle istituzioni locali, come la Regione Toscana e il Comune di Firenze. Saranno presenti anche tecnici dei servizi sociali, aziende partner attive nel reinserimento lavorativo, centri antiviolenza, esperti con esperienza diretta, cooperative sociali e enti del terzo settore.

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