Klimt in asta: il “Ritratto di Elisabeth Lederer” venduto a 236,4 milioni di dollari

Rosita Ponti

Novembre 19, 2025

Il “Ritratto di Elisabeth Lederer”, realizzato tra il 1914 e il 1916, si distingue come una delle opere più significative della maturità artistica di Gustav Klimt. Questo dipinto rappresenta un simbolo della Vienna Secessionista, dove la raffinatezza aristocratica si fonde con la sensualità di una tavolozza decorativa caratterizzata da tonalità dorate e motivi orientali. La giovane Elisabeth è ritratta mentre indossa un abito modernista, ispirato dallo stilista Paul Poiret, creando un’atmosfera di grazia eterea.

La storia dell’opera

La storia di quest’opera è intricata e rappresentativa degli eventi tumultuosi del Novecento. Nel 1939, il dipinto fu confiscato dai nazisti e, successivamente, restituito agli eredi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo un lungo percorso di passaggi collezionistici, l’opera è stata acquisita da Leonard A. Lauder, figlio maggiore di Estée e Joseph Lauder, i fondatori della nota azienda di cosmetici. Da quel momento, il “Ritratto di Elisabeth Lederer” è diventato uno dei pezzi più preziosi ancora in possesso di collezionisti privati.

Il valore dell’asta

A completare la vendita del ritratto, sono stati presentati altri due lavori di Klimt provenienti dalla stessa collezione di Lauder, che hanno suscitato notevole interesse durante l’asta di Sotheby’s. “Prato fiorito” è stato aggiudicato per 86 milioni di dollari, mentre “Pendio boscoso a Unterach am Attersee” ha trovato un acquirente per 68,3 milioni di dollari. L’asta ha anche reso omaggio a Leonard A. Lauder, un mecenate di spicco, le cui scelte collezionistiche hanno avuto un impatto significativo su istituzioni come il Whitney Museum e il Metropolitan Museum, a cui ha donato una fondamentale raccolta cubista. Nel complesso, i 24 lotti della collezione Lauder hanno fruttato 527,5 milioni di dollari durante l’asta di Sotheby’s.

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