L’analisi condotta nel 2025 dal Moige – Movimento Italiano Genitori, in collaborazione con l’Istituto Piepoli, ha rivelato dati allarmanti riguardo alla vendita di prodotti vietati ai minori in Italia. L’indagine ha coinvolto un campione di 2.123 ragazzi di età compresa tra i 10 e i 18 anni non compiuti, evidenziando una preoccupante indifferenza da parte di locali e rivenditori riguardo alle normative vigenti.
Il disinteresse dei rivenditori verso le normative
La ricerca ha messo in luce che il 53% dei locali continua a vendere alcolici ai minori, anche se questi appaiono visibilmente alticci. Inoltre, il 60% dei rivenditori di tabacco non verifica l’età dei clienti, contribuendo a una diffusione incontrollata di sostanze nocive tra i giovani. Nonostante una consapevolezza generale sui rischi associati al consumo di alcol, con il 94% degli intervistati che riconosce le conseguenze negative per la salute, un terzo dei minori ha ammesso di aver consumato bevande alcoliche, con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Le motivazioni principali per il consumo di alcol includono la ricerca di energia e socialità, con il 14% che beve per sentirsi più allegro e il 10% per risultare più socievole.
Il consumo di tabacco e le sue conseguenze
Un altro aspetto preoccupante emerso dall’indagine è il consumo di tabacco tra i minori. Il 95% del campione è consapevole dei danni provocati dal fumo, eppure il 28% ha provato almeno una sigaretta, di cui l’8% fuma regolarmente. Tra le motivazioni per iniziare a fumare, il 20% degli adolescenti ha dichiarato di farlo per curiosità. La maggior parte dei giovani fumatori lo fa in compagnia, e un dato significativo è che il 4% arriva a fumare un intero pacchetto al giorno. La situazione sembra aggravarsi, con un raddoppio del numero di minori che superano il pacchetto quotidiano rispetto al 2023.
Gioco d’azzardo e contenuti inappropriati
L’indagine ha anche esaminato il fenomeno del gioco d’azzardo tra i giovani. Il 29% degli intervistati ha avuto accesso a sale dedicate al gioco con vincite in denaro, e il 72% di loro lo ha fatto in compagnia di coetanei. Nonostante il 68% conosca il divieto di accesso per i minori, il 16% ha già giocato in agenzie di scommesse o simili. Il gratta e vinci risulta essere il gioco più comune tra i minori, seguito dalle scommesse sportive e dalle slot machine.
In aggiunta, la ricerca ha rivelato che il 44% dei ragazzi ha visualizzato contenuti pornografici, un fenomeno che preoccupa per i potenziali danni psicologici. Il 68% degli intervistati riconosce l’illegalità di tali contenuti per i minori di 18 anni, mentre il 69% di loro li guarda da solo. Infine, il mondo dei videogiochi continua a essere molto presente nella vita dei giovani, con il 75% che gioca online, evidenziando un trend in crescita nell’utilizzo di piattaforme digitali per il gioco.
