Sequestro di villa di lusso con piscine, adibita illegalmente a casa vacanze

Veronica Robinson

Novembre 19, 2025

I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Otranto, in collaborazione con il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, hanno condotto un’importante operazione il 15 marzo 2025, mirata a contrastare l’abusivismo edilizio e demaniale in aree vincolate dal punto di vista paesaggistico. L’intervento ha avuto luogo lungo la costa del Comune di Tricase, in provincia di Lecce, un’area che rientra nel Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, riconosciuto come “Sito di Rilevanza Naturalistica”.

Indagini sul degrado paesaggistico

Le indagini hanno rivelato che un segmento di costa era stato trasformato con la costruzione di una struttura turistico-ricettiva, completa di piscine e solarium. Questa trasformazione ha portato a un deterioramento significativo dei valori paesaggistici e naturali, contravvenendo alle normative vigenti che tutelano la qualità del paesaggio.

Violazioni delle normative edilizie

L’attività delle Fiamme Gialle ha evidenziato che le opere erano state realizzate senza i necessari titoli edilizi, paesaggistici, demaniali e doganali. Inoltre, è emerso che le acque reflue domestiche, comprese quelle provenienti dalle piscine, venivano smaltite illegalmente nel suolo e nella falda acquifera, costituendo un grave rischio per l’ambiente.

Attività extra-alberghiere non autorizzate

Le indagini hanno anche accertato la presenza di attività extra-alberghiere, svolte senza la comunicazione di inizio attività all’ente comunale competente. È stata riscontrata l’omissione dell’esposizione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) all’esterno della struttura e sulla piattaforma web utilizzata per la promozione.

Sequestro e segnalazione all’Autorità Giudiziaria

Le risultanze delle indagini hanno portato alla segnalazione di un soggetto all’Autorità Giudiziaria e al sequestro di un’area privata di 3.100 mq, comprendente edifici per un totale di 282 mq destinati all’accoglienza turistica. Questo sequestro probatorio è stato disposto per consentire una ricostruzione approfondita della situazione sotto il profilo urbanistico, edilizio e demaniale, in relazione alle ipotesi di reato legate all’esecuzione di lavori privi delle necessarie autorizzazioni e permessi.

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