Trump sostiene bin Salman dopo la domanda sull’omicidio di Khashoggi: “Era una figura controversa”

Veronica Robinson

Novembre 19, 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rilasciato dichiarazioni controverse martedì 25 marzo 2025, riguardo all’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, avvenuto nel 2018. Durante un incontro alla Casa Bianca con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, Trump ha affermato che quest’ultimo non fosse a conoscenza dell’operazione che portò alla morte di Khashoggi, contraddicendo le conclusioni delle agenzie di intelligence statunitensi.

Il caso Khashoggi, noto editorialista del Washington Post e critico della monarchia saudita, ha riacceso le polemiche mentre bin Salman si trovava a Washington per la sua prima visita ufficiale alla Casa Bianca dopo oltre sette anni. Questo incontro rappresenta un tentativo del principe ereditario di ripristinare la propria immagine, compromessa dall’omicidio.

Le agenzie di intelligence statunitensi hanno stabilito che Mohammed bin Salman ha approvato la cattura o l’uccisione di Khashoggi all’interno del consolato saudita di Istanbul. Sebbene il principe neghi di aver ordinato l’operazione, riconosce comunque la propria responsabilità in qualità di leader del regno. Durante la conferenza stampa, Trump, affiancato da bin Salman, ha dichiarato: “A molte persone non piaceva quel signore di cui parlate, che vi piaccia o no. Sono successe delle cose, ma lui non ne sapeva nulla, e possiamo chiuderla qui”.

Il principe ereditario ha commentato la morte di Khashoggi, definendola “dolorosa” e affermando che il suo governo ha intrapreso tutte le azioni necessarie per un’indagine adeguata. Ha aggiunto che l’Arabia Saudita ha apportato miglioramenti al proprio sistema per evitare che simili incidenti si ripetano, definendo l’episodio un “errore enorme”.

La posizione di Trump ha suscitato la reazione della vedova di Khashoggi, Hanan Elatr Khashoggi, che ha espresso il proprio disappunto per le parole del presidente americano, sottolineando che nulla può giustificare un crimine di tale gravità. In un’intervista con Reuters, ha dichiarato di desiderare un incontro con Trump per presentargli il “vero Jamal”.

La figura di bin Salman è stata oggetto di forti critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani, non solo per l’omicidio di Khashoggi, ma anche per la repressione del dissenso in Arabia Saudita. Tuttavia, il principe ha avviato importanti riforme sociali che hanno contribuito a modificare alcuni aspetti della società saudita.

Relazioni tra Stati Uniti e Arabia saudita

L’incontro tra Trump e bin Salman evidenzia l’importanza delle relazioni tra la più grande economia mondiale e il principale esportatore di petrolio. Questi legami sono stati una priorità per Trump durante il suo secondo mandato, nonostante il clamore internazionale per l’omicidio di Khashoggi si sia gradualmente affievolito.

La calorosa accoglienza riservata a bin Salman a Washington segna un punto di svolta nei rapporti tra Stati Uniti e Arabia Saudita, che erano stati compromessi dall’omicidio. L’ex presidente Joe Biden aveva visitato il regno, ma non aveva ospitato bin Salman alla Casa Bianca, evidenziando la delicatezza della situazione.

Trump ha riferito di aver ricevuto segnali positivi riguardo alla normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele. Tuttavia, bin Salman ha ribadito la sua posizione: desidera aderire agli Accordi di Abramo, ma insiste sulla necessità di un percorso verso la creazione di uno stato palestinese, una condizione che il governo di Netanyahu non è disposto ad accettare.

Accordi di difesa e cooperazione

Durante l’incontro, la Casa Bianca ha annunciato che Trump ha autorizzato future forniture di caccia F-35 all’Arabia Saudita, mentre i sauditi hanno accettato di acquistare 300 carri armati americani. Questi accordi di difesa evidenziano l’importanza strategica della cooperazione militare tra i due paesi.

In un successivo evento, Trump ha descritto l’Arabia Saudita come “il più importante alleato degli Stati Uniti non membro della NATO”, sottolineando così il valore delle relazioni bilaterali in un contesto geopolitico complesso.

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