L’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, avvenuto il 19 novembre 2025, ha avuto come tema centrale il “caso Garofani”, un episodio che ha generato una significativa tensione tra le istituzioni. La durata del colloquio è stata di circa venti minuti, ma i dettagli sono rimasti riservati. Il Quirinale non ha rilasciato commenti ufficiali, mentre Fratelli d’Italia ha affermato che “il caso è chiuso”. Tuttavia, molti analisti politici esprimono scetticismo riguardo a questa affermazione.
Il contesto della vicenda
L’incontro tra Meloni e Mattarella si è reso necessario per affrontare le polemiche scaturite dalle dichiarazioni attribuite a Francesco Saverio Garofani, consigliere del presidente, che secondo il quotidiano ‘La Verità’ avrebbe insinuato l’esistenza di manovre per ostacolare l’operato della premier. Fonti vicine a Palazzo Chigi hanno sottolineato che l’obiettivo dell’incontro era quello di riaffermare la sintonia istituzionale tra il governo e il Quirinale, un legame che, a loro dire, non è mai venuto meno dall’insediamento dell’attuale governo.
Durante il colloquio, Meloni ha espresso il suo “rammarico” per le affermazioni di Garofani, ritenute inopportune sia a livello istituzionale che politico. La premier ha anche preso le difese del suo capogruppo alla Camera, Galeazzo Bignami, il quale aveva suscitato la sorpresa del Colle per aver dato credito a quello che Meloni ha definito un attacco ridicolo alla presidenza della Repubblica. La leader di FdI ha chiarito che la richiesta di smentita formulata da Bignami non era un attacco al Quirinale, ma piuttosto un tentativo di circoscrivere la questione, tutelando così l’istituzione.
Tuttavia, nonostante gli sforzi di Meloni per smorzare la tensione, il clima rimane teso. Garofani ha dichiarato di sentirsi “amareggiato” per le polemiche scaturite da quella che lui stesso ha descritto come “una chiacchierata tra amici”, lamentando di essere stato strumentalizzato per attaccare il presidente.
Le polemiche precedenti
Il conflitto istituzionale è stato innescato da un articolo pubblicato dal quotidiano ‘La Verità’, intitolato “Il piano del Quirinale per fermare la Meloni”. In questo pezzo, il direttore Maurizio Belpietro ha dettagliato presunti “sgambetti” e complotti contro governi precedenti, sostenendo che al Quirinale si stia progettando una strategia per impedire al centrodestra di vincere nel 2027. Il pezzo menziona Garofani, ex deputato del Partito Democratico, descrivendolo come un consigliere che “auspicherebbe iniziative contro la presidente Meloni e il centrodestra”.
In risposta, Bignami ha chiesto ufficialmente una smentita, mentre Mattarella si trovava a Lucca per l’inaugurazione dell’Anno Accademico della Scuola IMT. Durante l’evento, il presidente ha appreso dalle notizie che alcuni consiglieri del Quirinale avrebbero auspicato iniziative contro il governo Meloni, esprimendo giudizi di inadeguatezza sulla maggioranza attuale. La replica del Quirinale è stata rapida e decisa, manifestando stupore per le dichiarazioni di Bignami, che sembravano avvalorare un attacco infondato alla presidenza.
Le reazioni non si sono fatte attendere, con le opposizioni che hanno criticato il comportamento di Fratelli d’Italia, accusandoli di gettare “fango” sulla presidenza della Repubblica. Anche all’interno del centrodestra si sono susseguite le dichiarazioni, con il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari che ha ribadito la lealtà di FdI nei confronti di Mattarella, chiarendo che Bignami non aveva attaccato il Quirinale.
Le dichiarazioni di Garofani e la reazione del Quirinale
Dopo la risposta del Quirinale, Bignami ha precisato che non vi era stata alcuna richiesta ufficiale al Colle, ma solo una richiesta di smentita a Garofani. Ha sottolineato che il rispetto per il Quirinale è fondamentale e che la smentita del consigliere non era ancora arrivata. In un’intervista serale, il capogruppo di Fratelli d’Italia ha ribadito che non credono in una manovra orchestrata dal Quirinale, ma ha insistito sulla necessità di una smentita per le affermazioni attribuite a Garofani.
A distanza di un giorno, Garofani ha rilasciato un’intervista in cui ha espresso la sua amarezza per la situazione, chiarendo che le dichiarazioni attribuitegli erano frutto di una conversazione informale e che non aveva mai inteso fare affermazioni inopportune. Ha anche menzionato il sostegno ricevuto da Mattarella, che lo ha invitato a non preoccuparsi e a mantenere la calma. La situazione rimane delicata, con le istituzioni chiamate a trovare un equilibrio per superare le tensioni emerse.
