Farmaci per la perdita di peso e il diabete: rischi per la salute oculare?

Veronica Robinson

Novembre 20, 2025

Il recente annuncio del noto cantante britannico Robbie Williams, che ha rivelato di avere problemi di vista dopo aver assunto un farmaco per la perdita di peso, ha sollevato interrogativi riguardo alla sicurezza dei farmaci basati sul GLP-1, utilizzati per trattare il diabete e l’obesità. La questione è emersa nuovamente quando una parlamentare ha segnalato un abbassamento della vista durante il trattamento con tali farmaci, aumentando le preoccupazioni tra i pazienti e gli esperti del settore.

Il rischio di problemi oculari associati ai farmaci GLP-1

La professoressa Raffaella Buzzetti, presidente della Società Italiana di Diabetologia, ha chiarito che non esiste un legame scientificamente provato tra l’uso di farmaci GLP-1 e problemi visivi. Ha sottolineato l’importanza di gestire ogni terapia sotto la supervisione di un medico, in grado di monitorare e intervenire in caso di effetti indesiderati. I farmaci GLP-1, già in uso da anni per il trattamento del diabete di tipo 2 e recentemente per l’obesità, non fanno eccezione a questo principio. È fondamentale evitare l’autogestione e seguire le indicazioni professionali.

Chi è più vulnerabile a complicazioni oculari?

Le persone più a rischio di sviluppare complicazioni oculari sono quelle che convivono con il diabete da lungo tempo, i fumatori e coloro che soffrono di ipertensione non controllata. Il diabete rappresenta la causa principale di perdita della vista negli adulti, aumentando la probabilità di sviluppare condizioni come la retinopatia, l’edema maculare, la cataratta e il glaucoma. La professoressa Buzzetti ha evidenziato che il miglior modo per proteggersi da queste complicazioni è mantenere un controllo ottimale del diabete, un obiettivo che i farmaci GLP-1 possono aiutare a raggiungere.

Studi recenti e avvertimenti sulla salute visiva

Negli ultimi mesi, la letteratura scientifica ha riportato alcuni avvertimenti riguardo alla salute degli occhi in pazienti trattati con farmaci GLP-1. Alcuni studi osservazionali hanno suggerito una correlazione tra l’uso di questi farmaci e complicazioni oculari, ma non è stato dimostrato un rapporto di causa-effetto. Un’indagine pubblicata sulla rivista JAMA Ophthalmology ha rivelato che i pazienti trattati con GLP-1 per oltre sei mesi presentavano un rischio maggiore di sviluppare degenerazione maculare neovascolare legata all’età. Gli esperti ipotizzano che la rapida riduzione dei livelli di zucchero nel sangue possa stressare la retina, aumentando il rischio di ipossia.

Un altro studio ha indicato che i pazienti diabetici in trattamento con semaglutide potrebbero avere un rischio più elevato di sviluppare neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (NAION), una condizione rara che può compromettere gravemente la vista. Tuttavia, anche in questo caso, si parla solo di associazione e non di causalità. Una ricerca pubblicata su Communications Medicine ha confrontato gli effetti oculari delle nuove terapie anti-diabete e anti-obesità con quelli delle terapie tradizionali, rivelando che i pazienti trattati con farmaci GLP-1 presentavano un numero inferiore di problemi oculari, compresi cataratta e occhio secco.

Raccomandazioni per la salute visiva

La professoressa Buzzetti ha ribadito l’importanza di visite oculistiche periodiche per i pazienti diabetici, indipendentemente dalla terapia in corso. Questa pratica è cruciale per monitorare la salute dei vasi retinici e del nervo ottico, specialmente considerando gli effetti dannosi dell’iperglicemia. Alla luce delle recenti evidenze, le autorità sanitarie hanno segnalato nel giugno 2025 che la neuropatia ottica ischemica anteriore deve essere considerata un effetto indesiderato rarissimo associato ai farmaci contenenti semaglutide, con un’incidenza di 1 su 10.000.

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