Hamas denuncia Israele per bombardamenti su Gaza: 25 morti e 70 feriti

Veronica Robinson

Novembre 20, 2025

Nonostante il cessate il fuoco, la situazione nella Striscia di Gaza è tornata a deteriorarsi. Il 25 gennaio 2025, l’autorità sanitaria controllata da Hamas ha confermato che 25 persone sono state uccise in nuovi attacchi israeliani mirati a obiettivi nella regione. Questi eventi si inseriscono in un contesto di tensione crescente, in cui l’esercito israeliano ha segnalato attacchi da parte di terroristi contro le proprie forze nella parte meridionale della Striscia.

Attacchi e violazioni dell’accordo di cessate il fuoco

L’esercito israeliano ha accusato Hamas di violare l’accordo di cessate il fuoco, giustificando così le operazioni militari contro le strutture dell’organizzazione terroristica. In particolare, è stato comunicato che le forze israeliane hanno colpito obiettivi strategici a Gaza, rispondendo a presunti attacchi contro i propri soldati. La tensione tra le due parti rimane alta, con l’esercito che continua a monitorare la situazione e a prepararsi a ulteriori sviluppi.

Le conseguenze degli attacchi

Il 25 gennaio, l’agenzia di stampa palestinese WAFA ha riportato un attacco israeliano che ha colpito un edificio utilizzato da un’autorità controllata da Hamas a Gaza City, causando dieci morti e numerosi feriti, tra cui tre minorenni. L’autorità sanitaria ha confermato che oltre 70 persone sono rimaste ferite negli attacchi avvenuti mercoledì sera, evidenziando l’impatto devastante di queste operazioni militari sulla popolazione civile.

Reazioni e situazione attuale

I residenti della Striscia di Gaza hanno riferito che, al momento, non si sono verificati ulteriori attacchi dopo gli eventi della serata del 25 gennaio. Tuttavia, la situazione rimane instabile e l’esercito israeliano ha scelto di non commentare riguardo a future operazioni o alla situazione attuale. La mancanza di dati verificabili da entrambe le parti rende difficile ottenere un quadro chiaro e preciso della situazione sul campo, alimentando ulteriormente l’incertezza e la preoccupazione tra la popolazione locale.

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