Mastoplastiche, filler e liposuzioni: scoperta clinica abusiva per cittadini cinesi

Veronica Robinson

Novembre 20, 2025

La Polizia di Stato ha recentemente scoperto un ambulatorio abusivo di chirurgia estetica situato in Viale Palmiro Togliatti, a Roma. Questa struttura, che si presentava come una clinica legittima con sala operatoria, anestesista e chirurgo, operava in realtà senza alcuna autorizzazione. L’indagine è stata avviata dalla Divisione Amministrativa della Questura di Roma, a seguito di un annuncio sospetto apparso online nel mese di giugno 2025, dove venivano pubblicizzati interventi estetici invasivi, come mastoplastiche additive, liposuzioni e addominoplastiche, a costi che raggiungevano migliaia di euro.

L’annuncio sospetto

L’annuncio, redatto in lingua cinese, era rivolto esclusivamente a cittadini cinesi, e prometteva anche un servizio di trasporto per i clienti. Gli agenti, insospettiti dall’offerta, hanno avviato verifiche sulla società che gestiva la clinica. Durante i successivi sopralluoghi, è emerso che i locali in cui operava la clinica non erano quelli autorizzati dalla Regione Lazio e che mancavano le necessarie certificazioni sanitarie.

Scoperte all’interno della clinica

All’interno della struttura, gli agenti hanno trovato una sala operatoria allestita con ferri chirurgici, macchinari per anestesia, bombole di ossigeno e medicinali pronti all’uso. In quel momento, era presente una paziente cinese in attesa di sottoporsi a un intervento di addominoplastica, per il quale aveva già versato 6.500 euro. La donna, identificata durante l’operazione, è risultata irregolare sul territorio nazionale e per questo motivo è stata accompagnata presso l’Ufficio immigrazione della Questura di Roma per ulteriori accertamenti e per valutare la sua eventuale espulsione.

Implicazioni della scoperta

La scoperta di questo ambulatorio illegale mette in luce non solo la questione della salute pubblica, ma anche le problematiche legate all’immigrazione e alla sicurezza dei cittadini. La Polizia di Stato continua le indagini per identificare eventuali complici e per garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro.

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