Il 28 e 29 novembre 2025, i cinema italiani ospiteranno la proiezione del documentario “Dialoghi con Mr. Parkinson“, un’iniziativa promossa dalla Confederazione Parkinson Italia. Questo progetto, patrocinato dalla Fondazione Limpe per il Parkinson Ets e supportato in modo non condizionante da Zambon, intende sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla malattia di Parkinson, una patologia neurodegenerativa che colpisce oltre 300.000 italiani. Secondo un’indagine, il 56% degli intervistati ha dichiarato di avere difficoltà a vestirsi e a organizzare la propria giornata. Altri ostacoli significativi includono la difficoltà a coltivare passioni, a viaggiare e persino a dormire, con percentuali rispettive del 40% e 37%.
La malattia di Parkinson è spesso sottovalutata e poco conosciuta, tanto che 8 pazienti su 10 affermano che gli altri non comprendono appieno le complessità della condizione. Inoltre, il 60% degli amici dei pazienti tende a minimizzare l’impatto della malattia. Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia e uno dei protagonisti del documentario, sottolinea l’importanza di una corretta informazione per supportare i pazienti e le loro famiglie, aiutandoli a sentirsi meno isolati.
La mancanza di informazione sulla malattia
Rossella Balsamo, responsabile Medical Affairs & Regulatory di Zambon Italia e Svizzera, evidenzia che l’informazione riguardo al Parkinson rimane insufficiente. Prima della diagnosi, quasi l’80% dei pazienti ammette di avere scarsa conoscenza della malattia. Inoltre, oltre il 60% degli intervistati si dice sorpreso dalla varietà dei sintomi e dal loro impatto sulla vita quotidiana. Contrariamente a quanto si possa pensare, il tremore non è la manifestazione più comune del Parkinson; infatti, uno su due non presenta tremori o li ha solo sporadicamente.
I sintomi e la gestione della malattia
I sintomi del Parkinson si manifestano in modi diversi, con una predominanza di segni motori e non motori. La lentezza nei movimenti è presente nel 72% dei casi, seguita dalla rigidità muscolare nel 62%. Altri sintomi significativi includono disturbi del sonno (54%), problemi vocali (50%) e ripercussioni sull’umore (44%). Michele Tinazzi, professore ordinario di Neurologia presso l’Università di Verona e direttore della UOC Neurologia B presso l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Integrata di Verona, sottolinea che la complessità della malattia richiede un approccio multidisciplinare. È fondamentale integrare il trattamento farmacologico con uno stile di vita sano, che comprenda esercizio fisico regolare, una buona qualità del sonno e un’alimentazione equilibrata, per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da Parkinson.
