Milioni di donne che vivono nei Paesi della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) si trovano a fronteggiare la mancanza di accesso a servizi medici e psicologici dedicati alle vittime di violenza. Questa è la conclusione di un rapporto recentemente pubblicato dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Oms, il quale mette in luce che il 28,6% delle donne e delle ragazze dai 15 anni in su subirà violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita.
La situazione critica della violenza di genere
Hans Henri P. Kluge, direttore dell’Oms Europa, ha dichiarato che “la violenza contro donne e ragazze ha raggiunto livelli critici”. Secondo Kluge, i sistemi sanitari rappresentano spesso il primo e unico punto di contatto per le vittime, ma i dati evidenziano che gli impegni politici volti a proteggere la salute e il benessere delle donne non si traducono in un’assistenza adeguata. Infatti, molte vittime si trovano ad affrontare un sistema sanitario che non riesce a fornire supporto nel momento di maggiore vulnerabilità .
Servizi sanitari inadeguati per le vittime
Il rapporto dell’Oms rivela che, tra i 53 Stati membri della Regione Europea, solo 7 (equivalenti al 13%) offrono servizi per l’interruzione di gravidanza. Inoltre, solo 17 Paesi (32%) forniscono contraccezione d’emergenza e lo stesso numero di Stati offre la profilassi post-esposizione all’Hiv. I dati mostrano che 20 Paesi (38%) offrono servizi per la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili e 23 (43%) garantiscono l’accesso a consulenze per la salute mentale. Questi numeri evidenziano la carenza di servizi essenziali che potrebbero supportare le donne in situazioni di crisi.
Denunce senza consenso e violazione della privacy
Tra le problematiche emerse, il rapporto ha segnalato che il 32% dei Paesi ha operatori sanitari che denunciano alla polizia i casi di violenza domestica o del partner senza il consenso delle vittime adulte. L’Oms ha sconsigliato questa pratica, sottolineando che essa viola l’autonomia delle vittime e la loro riservatezza, scoraggiando ulteriormente le donne a cercare aiuto.
La situazione in Italia
Il documento non fornisce dati specifici per ogni singolo Paese, ma i risultati complessivi evidenziano una significativa eterogeneità tra gli Stati membri della Regione, che include anche l’Asia centrale. Per quanto riguarda l’Italia, il rapporto indica che il 5,4% delle donne ha subito violenza da parte del proprio partner nell’ultimo anno, un dato che sottolinea l’urgenza di affrontare la questione.
Melanie Hyde, coordinatrice del rapporto e esperta in questioni di genere, uguaglianza e diritti umani dell’Oms Europa, ha condiviso la sua esperienza personale, affermando l’importanza di una risposta compassionevole e competente da parte del sistema sanitario nei confronti delle vittime di violenza. La necessità di un cambiamento significativo e di un miglioramento nell’accesso ai servizi è evidente, così come l’urgenza di garantire un supporto adeguato a chi ha subito violenza.
