A cinquant’anni dalla scomparsa di Francisco Franco, avvenuta il 20 novembre 1975, un recente sondaggio condotto dall’Istituto 40dB per il quotidiano El País e la radio Cadena Ser ha rivelato dati sorprendenti che sollevano interrogativi sulla percezione della democrazia tra i giovani spagnoli. Nel contesto attuale, caratterizzato da tendenze autoritari in tutta Europa, emerge che quasi un quarto della Generazione Z (18-28 anni) e oltre un quinto dei millennials (29-44 anni) ritiene che un regime non democratico possa essere preferibile in determinate circostanze. Questo risultato mette in evidenza una significativa divergenza rispetto alla maggioranza della popolazione, che si attesta su un 74% di consensi per la democrazia come forma di governo preferita.
Il messaggio di Sanchez: celebrazione della democrazia
Il 20 novembre è stato anche un momento di celebrazione per il premier spagnolo Pedro Sanchez, il quale ha utilizzato il suo profilo su X per esprimere un messaggio di orgoglio nazionale. “Oggi celebriamo l’inizio della trasformazione che ci ha portato a diventare una democrazia piena e prospera”, ha affermato Sanchez. Nel suo post, ha sottolineato l’importanza di esprimere liberamente le proprie opinioni, di votare e di essere ciò che si desidera. “La democrazia è il nostro potere. Difendiamola”, ha aggiunto, accompagnando il messaggio con un video che illustra le libertà conquistate negli ultimi cinquant’anni dai cittadini spagnoli.
Ignoranza storica tra i giovani
Un altro aspetto preoccupante emerso dal sondaggio riguarda la scarsa conoscenza dei fatti storici. Infatti, quasi la metà dei giovani non è a conoscenza delle circostanze che hanno portato alla morte di Federico Garcia Lorca, il noto poeta fucilato e sepolto in una fossa comune durante la Guerra Civile (1936-1939). Inoltre, circa il 20% degli intervistati non riesce a collocare temporalmente il periodo del regime franchista. Sebbene un spagnolo su due (50,6%) riconosca la Guerra Civile come un “colpo di Stato di Franco contro un governo legittimo”, tra i sostenitori del partito di estrema destra Vox questa percentuale scende drasticamente al 27%. Inoltre, il 44,4% degli elettori del Partido Popular attribuisce la responsabilità dell’inizio del conflitto alle autorità repubblicane.
Divisioni politiche e percezione del franchismo
Il sondaggio rivela anche come le opinioni sul franchismo continuino a generare divisioni politiche in Spagna. Quasi il 55% degli spagnoli considera il regime di Franco “male” o “molto male”, ma tra gli elettori di Vox, oltre il 42% ha una visione positiva del regime, mentre il 20% tra i sostenitori del Partido Popular condivide lo stesso sentimento. Le donne di tutte le generazioni tendono a giudicare il franchismo in modo più negativo rispetto agli uomini, in particolare riguardo all’uguaglianza di genere e alle libertà civili, dove il 68% degli intervistati percepisce il regime come particolarmente dannoso. D’altra parte, il 34% degli intervistati crede che la dittatura abbia avuto effetti positivi sull’economia.
La questione della memoria storica rimane divisiva: i sostenitori della sinistra si dichiarano favorevoli all’apertura delle fosse comuni e alla rimozione dei simboli franchisti, mentre la maggior parte dell’elettorato di destra si oppone a tali iniziative. Nonostante il 70% degli intervistati consideri la morte di Franco come un “cambio positivo” per il Paese, il 72% ritiene “poco o nulla necessario” commemorare il cinquantesimo anniversario della sua scomparsa. Il sondaggio, che ha coinvolto un campione rappresentativo di 2000 persone, è stato condotto tra il 24 e il 26 ottobre 2025.
