La diciassettenne Simona, originaria di Alessandria, ha recentemente affrontato un intervento chirurgico complesso presso l’ospedale infantile Cesare Arrigo, per risolvere una rara patologia congenita. Prima di entrare in sala operatoria, la giovane ha espresso il desiderio di essere risvegliata con una canzone di Marracash, un gesto che ha reso il momento ancora più personale e significativo.
La diagnosi di una rara sindrome
Simona si è recata al pronto soccorso dell’ospedale il 15 aprile 2025, lamentando un forte dolore al torace. I medici, dopo un’attenta valutazione, hanno rapidamente compreso la gravità della situazione. La diagnosi ha rivelato che la ragazza era affetta dalla sindrome di Loeys-Dietz, una malattia genetica del tessuto connettivo, fino ad allora sconosciuta ai suoi familiari. Questa condizione, identificata per la prima volta nel 2005, ha portato a complicazioni cardiache significative, tra cui un grave scompenso cardiaco, un coinvolgimento delle valvole cardiache e anomalie nell’aorta toracica, oltre a calcificazioni insolite per una paziente della sua età .
L’intervento chirurgico complesso
L’intervento, condotto dal dottor Andrea Audo, direttore della cardiochirurgia, insieme ai colleghi Corrado Cavozza e Filippo Incerti, ha avuto una durata di dieci ore. Audo ha spiegato che l’operazione ha comportato la ricostruzione dell’aorta toracica aneurismatica, la sostituzione delle valvole aortica e mitrale, e il corretto riposizionamento delle coronarie. Il dottore ha sottolineato che l’operazione è così complessa e rara da non essere ancora documentata nella letteratura scientifica riguardante la sindrome di Loeys-Dietz.
Un caso clinico eccezionale
La storia di Simona rappresenta non solo un caso clinico eccezionale, ma anche un esempio di come la medicina moderna possa affrontare sfide significative nel trattamento di patologie rare. L’intervento ha aperto nuove prospettive per la giovane, che ora può guardare al futuro con maggiore speranza e fiducia.
