Trump presenta un nuovo piano che prevede la cessione del Donbas a Mosca

Veronica Robinson

Novembre 20, 2025

L’attenzione internazionale si concentra nuovamente sul conflitto ucraino, con recenti sviluppi che coinvolgono Stati Uniti e Russia. Secondo fonti non ufficiali, il 20 novembre 2025, si sarebbe tenuto un incontro tra rappresentanti americani e russi per discutere un piano di pace articolato in 28 punti. Questo piano prevede che l’Ucraina accetti di cedere ampie porzioni del suo territorio e di ridurre il numero delle sue forze armate. Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha già dichiarato il suo fermo rifiuto a tali condizioni.

Il contesto del piano di pace

Le indiscrezioni riguardanti il piano di pace sono emerse in un momento delicato per le relazioni internazionali. In particolare, l’accordo strategico firmato da Donald Trump con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha attirato l’attenzione dei media. Durante le stesse ore, si sarebbe delineato un accordo tra Washington e Mosca che riconoscerebbe la Crimea e il Donbas come territori russi. Questo sviluppo ha suscitato preoccupazioni tra i funzionari ucraini e i loro alleati occidentali, che temono una possibile erosione della sovranità ucraina.

La questione della Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, e quella del Donbas, dove i separatisti sostenuti da Mosca hanno proclamato repubbliche indipendenti, rimangono al centro delle tensioni tra Ucraina e Russia. Il piano di pace proposto sembrerebbe mirare a stabilire un cessate il fuoco duraturo, ma a costo di concessioni significative da parte dell’Ucraina. Zelensky, forte del sostegno della sua popolazione e della comunità internazionale, ha chiaramente affermato che non accetterà di sacrificare la sovranità del suo paese.

Le reazioni internazionali

Le reazioni a queste notizie sono state immediate e variegate. Molti analisti politici e diplomatici hanno espresso scetticismo riguardo alla possibilità che un simile accordo possa realmente portare a una pace duratura. I leader occidentali, in particolare, hanno ribadito il loro sostegno all’Ucraina, sottolineando l’importanza di mantenere la sua integrità territoriale. La NATO ha avvertito che qualsiasi tentativo di riconoscere la Crimea e il Donbas come parte della Russia non sarà accettato e potrebbe portare a ulteriori sanzioni contro Mosca.

In Ucraina, la popolazione ha reagito con una forte opposizione alle proposte di cessione territoriale. Le manifestazioni di protesta sono aumentate, con cittadini che chiedono al governo di resistere a qualsiasi pressione esterna. L’unità nazionale sembra essere un elemento cruciale per Zelensky, che sta cercando di mantenere il morale alto tra le forze armate e la popolazione civile.

Dunque, mentre i colloqui tra Stati Uniti e Russia continuano a generare dibattito, la situazione in Ucraina rimane tesa e incerta, con il futuro del paese appeso a un filo. Le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive per la stabilità della regione e per le relazioni tra le potenze mondiali.

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