Attacco aereo con bomba FAB-500 su Zaporizhzhia: incendi devastano l’area colpita

Veronica Robinson

Novembre 21, 2025

Nella notte del 21 novembre 2025, un violento raid aereo condotto dalle forze russe ha colpito duramente una zona residenziale in Ucraina. L’attacco, avvenuto con l’utilizzo di una bomba aerea ad alto potenziale, la FAB-500, ha causato la morte di cinque persone e ha lasciato diverse ferite tra la popolazione. I danni materiali sono stati ingenti, con almeno cinque grattacieli danneggiati e alcuni centri commerciali distrutti.

Il servizio di emergenza ucraino ha confermato l’entità della tragedia e ha avviato le operazioni di soccorso per recuperare le vittime e fornire assistenza ai feriti. Le immagini e i video dell’attacco, condivisi sui social media, mostrano la devastazione causata dall’esplosione e la disperazione dei residenti, che si trovano a fronteggiare una nuova ondata di violenza in un conflitto che dura da anni.

Dettagli sul raid aereo

Secondo le prime informazioni raccolte, l’attacco ha visto l’impiego della bomba FAB-500 in combinazione con un sistema di guida avanzato, noto come UMPK. Questo tipo di ordigno è progettato per massimizzare i danni su vasta scala, rendendo il raid particolarmente devastante per le aree densamente popolate. Le autorità locali hanno avviato un’indagine per determinare l’esatta natura dell’attacco e per raccogliere ulteriori dettagli sulle modalità operative delle forze russe.

Le conseguenze dell’attacco non si limitano solo alle perdite umane e ai danni materiali. La paura e l’insicurezza tra i cittadini ucraini aumentano, alimentando ulteriormente le tensioni in un contesto già critico. Le immagini di edifici distrutti e di persone in fuga sono diventate virali, attirando l’attenzione della comunità internazionale sulla situazione in Ucraina.

Reazioni e impatti sulla popolazione

Le reazioni al raid aereo sono state immediate e forti. Molti cittadini ucraini hanno espresso la loro indignazione e il loro dolore attraverso i social media, condividendo messaggi di solidarietà e richieste di giustizia. Le organizzazioni umanitarie hanno avviato campagne per fornire assistenza ai sopravvissuti, mentre il governo ucraino ha condannato l’attacco e ha chiesto un intervento della comunità internazionale.

In questo contesto, il conflitto in Ucraina continua a creare una grave crisi umanitaria. Le famiglie colpite dall’attacco si trovano ad affrontare non solo la perdita di cari, ma anche la distruzione delle loro case e dei loro mezzi di sostentamento. Le autorità locali stanno cercando di garantire supporto e aiuti, ma la situazione rimane estremamente complessa e difficile da gestire.

Il raid aereo del 21 novembre rappresenta un ulteriore capitolo nella lunga e dolorosa storia del conflitto ucraino, evidenziando la necessità di un intervento decisivo per fermare la violenza e proteggere i diritti dei civili.

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