Bologna in stato di allerta per Virtus-Maccabi: tensione crescente in città

Rosita Ponti

Novembre 21, 2025

La sfida di Eurolega tra la Virtus Bologna e il Maccabi Tel Aviv si svolgerà questa sera, venerdì 21 novembre 2025, alle ore 20:30 presso il PalaDozza di Bologna. Questo incontro arriva in un contesto di forte tensione politica, con annunci di proteste da parte di movimenti pro Palestina. Nonostante le preoccupazioni, il match avrà luogo regolarmente, ma con un imponente dispiegamento di forze dell’ordine che ha creato una “zona rossa” attorno all’impianto sportivo.

A partire dalle 13 di oggi, sono state attuate limitazioni alla circolazione nella zona, con scuole chiuse anticipatamente e modifiche ai servizi di trasporto pubblico, tutto per garantire la sicurezza durante la serata. Le autorità locali hanno predisposto misure rigorose per prevenire possibili disordini e mantenere l’ordine pubblico.

Le posizioni delle autorità locali

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha espresso il proprio disappunto riguardo allo svolgimento dell’evento in queste circostanze, evidenziando le difficoltà nella gestione dell’ordine pubblico e invitando alla calma. D’altra parte, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha rassicurato che dalla Prefettura sono state confermate le condizioni necessarie per garantire la sicurezza, permettendo così lo svolgimento della partita.

Il clima rimane teso, con manifestazioni previste che potrebbero attirare fino a 10.000 persone da diverse parti d’Italia e d’Europa. Le autorità sono in allerta, pronte a intervenire per prevenire incidenti e assicurare che l’importante incontro di Eurolega si svolga senza intoppi.

Le aspettative dei tifosi e le manifestazioni

I tifosi della Virtus Bologna si preparano con grande entusiasmo per sostenere la propria squadra in questo delicato momento della stagione di Eurolega. Nonostante l’atmosfera sia influenzata dalle tensioni esterne, i sostenitori mostrano una forte determinazione a far sentire la propria voce. I manifestanti, mossi da motivazioni politiche e sociali legate al conflitto in Medio Oriente, stanno organizzando cortei e presidi pacifici, cercando di richiamare l’attenzione sull’attualità internazionale in concomitanza con l’evento sportivo.

La loro intenzione è quella di protestare senza violenza, ma le autorità rimangono vigili, preoccupate per la possibilità di incidenti a causa dell’afflusso massiccio di persone e della potenziale interazione tra tifosi e manifestanti. La situazione richiede un attento monitoraggio per garantire che la partita possa svolgersi in un clima di sicurezza e rispetto reciproco.

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