Famiglia bloccata nel bosco a Chieti, Salvini critica la scelta dello Stato

Rosita Ponti

Novembre 21, 2025

Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso la sua indignazione riguardo alla situazione di una famiglia che vive in una casa nel bosco nella provincia di Chieti. La sua dichiarazione è arrivata in seguito al provvedimento del tribunale dei minori dell’Aquila, che ha disposto il trasferimento dei bambini della famiglia in una comunità, dove potranno rimanere con la madre. Salvini ha affermato: “Mi ripropongo, non da ministro ma da genitore, da padre e da italiano, di seguire direttamente la vicenda della famiglia e, se serve, di andare sul posto perché ritengo vergognoso che lo Stato si occupi di entrare nel merito dell’educazione privata, delle scelte di vita personali di due genitori che hanno trovato nell’Italia un paese ospitale e che invece gli ruba i bambini”.

La famiglia e il loro stile di vita

La famiglia in questione è composta da una madre australiana, ex insegnante, e un padre che ha lavorato come chef. Hanno scelto uno stile di vita alternativo, lontano dalla frenesia delle città, per crescere i propri tre figli a contatto con la natura, utilizzando un’insegnante privata per l’istruzione dei bambini. Matteo Salvini ha sottolineato come questa scelta di vita, che non prevede l’uso di elettricità, acqua corrente o televisione, sia stata giudicata in modo severo dalle autorità. “Da genitore, mi vergogno per come si sta comportando lo Stato italiano – ha dichiarato – nei confronti di una madre e di un padre che hanno fatto una scelta di vita diversa”.

Contrasto nelle priorità delle istituzioni

Salvini ha anche richiamato l’attenzione su una situazione contrapposta che ha osservato la settimana scorsa nel campo rom di Giugliano, alle porte di Napoli. Qui, centinaia di bambini in età scolare non hanno accesso all’istruzione e vivono in condizioni precarie, senza insegnanti e senza servizi essenziali come luce e acqua. “Lì dove sono gli assistenti sociali? Dov’è la procura, il tribunale dei minori, lo Stato?”, ha concluso il leader della Lega, evidenziando un apparente contrasto nelle priorità delle istituzioni italiane.

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