Un numero imprecisato di studenti è stato sequestrato da una scuola cattolica nella Nigeria centrale, come confermato dalle autorità locali e dalla polizia. Questo episodio segna il secondo rapimento avvenuto in meno di una settimana. Gli eventi si verificano in un contesto di crescente violenza, che ha visto attacchi recenti a istituzioni religiose e una crescente preoccupazione per la sicurezza dei cittadini. Poche settimane fa, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva minacciato di intraprendere azioni militari contro ciò che ha descritto come omicidi mirati di cristiani nigeriani, un’affermazione che il governo nigeriano ha respinto. Abubakar Usman, segretario del governo dello Stato del Niger, ha espresso il suo dispiacere per il rapimento degli studenti della St. Mary’s School, situata nell’area del governo locale di Agwara. “Il numero esatto degli studenti rapiti deve ancora essere confermato, mentre le agenzie di sicurezza continuano a monitorare la situazione”, ha dichiarato Usman in una nota ufficiale.
Rapimenti recenti e attacchi scolastici
L’attacco avviene a pochi giorni di distanza da un altro rapimento avvenuto nello Stato di Kebbi, situato nel nord-ovest della Nigeria, dove 25 studentesse sono state catturate da uomini armati all’alba di lunedì. Solo una di loro è riuscita a fuggire, mentre 24 risultano ancora disperse. La polizia dello Stato del Niger ha fatto sapere che le proprie unità speciali e l’esercito sono stati mobilitati per cercare di localizzare le giovani vittime. Secondo un comunicato della polizia, intorno alle 2 del mattino ora locale, è stata ricevuta una segnalazione riguardante “alcuni banditi armati che hanno invaso la scuola secondaria privata cattolica St. Mary e hanno rapito un numero ancora da stabilire di studenti dall’ostello della scuola”. Le forze di sicurezza sono attualmente impegnate in operazioni di rastrellamento nelle foreste circostanti per tentare di recuperare gli studenti rapiti.
Stato di emergenza e preoccupazioni per la sicurezza
Le forze di sicurezza nigeriane sono state messe in stato di massima allerta questa settimana, in risposta all’aumento della violenza che ha colpito il Paese. La situazione di sicurezza è diventata un tema centrale, soprattutto alla luce di recenti attacchi a chiese e istituzioni religiose. Martedì scorso, un attacco durante una funzione religiosa nella Nigeria occidentale ha portato alla morte di due persone, con decine di fedeli che si ritiene siano stati rapiti. Questi eventi evidenziano la crescente instabilità e la necessità di un intervento efficace per garantire la sicurezza dei cittadini e delle comunità vulnerabili nel Paese. Le autorità continuano a lavorare per affrontare questa crisi, mentre le famiglie delle vittime attendono notizie sui loro cari.
