Arriva a Pisa una nuova edizione della campagna dedicata alla lotta contro l’esitazione vaccinale. Questa iniziativa mira a sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni, in particolare per i pazienti oncologici. L’evento si colloca in un periodo in cui la salute pubblica si trova sotto i riflettori, specialmente considerando che le malattie oncologiche continuano a rappresentare una sfida significativa per il sistema sanitario italiano.
La situazione oncologica in toscana
Nel 2025, in Toscana circa 200.000 persone convivono con una diagnosi di tumore. Ogni anno, la regione registra più di 25.000 nuovi casi, con una sopravvivenza a cinque anni che interessa il 60% dei pazienti. Questi dati evidenziano l’importanza delle vaccinazioni, che diventano un elemento cruciale nel percorso di cura per i malati oncologici. Le vaccinazioni consigliate includono l’anti-pneumococcica, l’antinfluenzale, l’anti Herpes zoster, l’anti-Hpv e quella contro il Covid-19. Questi vaccini non solo offrono protezione contro infezioni pericolose, ma sono anche fondamentali per migliorare la qualità della vita durante e dopo le terapie oncologiche.
Il convegno “La vaccinazione nel paziente oncologico”, che si è svolto il 21 novembre 2025 presso l’azienda ospedaliera-universitaria di Pisa, è stato organizzato dalla Fondazione Aiom – Associazione italiana di oncologia medica. Questo evento fa parte di un tour che toccherà dieci regioni italiane, con incontri programmati tra oncologi, pazienti e professionisti del settore. L’intento è quello di fornire informazioni scientifiche aggiornate sull’importanza delle vaccinazioni per i pazienti oncologici e di affrontare le paure e le esitazioni che spesso accompagnano queste pratiche.
Le dichiarazioni degli esperti
Carmelo Bengala, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica 1 dell’Aoup, ha sottolineato come i pazienti oncologici siano particolarmente esposti a infezioni a causa della loro condizione e dei trattamenti ricevuti. “Le immunizzazioni sono essenziali per proteggerli da agenti patogeni pericolosi e da malattie gravi, a volte fatali”, ha dichiarato Bengala, evidenziando il rischio aumentato di Herpes zoster nei pazienti con tumori solidi. Inoltre, ha segnalato che malattie come l’influenza stagionale o la polmonite pneumococcica possono portare a complicazioni gravi, inclusi ricoveri ospedalieri.
Anche Caterina Rizzo, professore ordinario di Igiene Generale e Applicata all’Università di Pisa, ha messo in evidenza l’importanza di adattare le vaccinazioni alle specifiche esigenze dei pazienti oncologici. “È fondamentale valutare il momento giusto per la somministrazione dei vaccini, considerando le terapie in corso“, ha affermato Rizzo. Ha anche osservato che frequentemente i pazienti e i loro caregiver mostrano esitazione nei confronti delle vaccinazioni, spesso alimentata da timori infondati riguardo agli effetti collaterali.
Strategie per incentivare la vaccinazione
Gianni Amunni, coordinatore scientifico di Ispro, ha rimarcato l’importanza di un’informazione adeguata per rassicurare pazienti e caregiver. “Le vaccinazioni devono essere supportate da interventi informativi efficaci“, ha affermato Amunni, suggerendo che gli ambulatori vaccinali dovrebbero essere presenti nelle stesse strutture sanitarie dove i pazienti ricevono le loro terapie. Questo approccio integrato potrebbe facilitare l’accesso alle vaccinazioni e migliorare la prevenzione di malattie, inclusi alcuni tipi di cancro.
L’importanza delle vaccinazioni nel contesto oncologico è cruciale. Le campagne come quella di Pisa rappresentano un passo significativo verso una maggiore consapevolezza e una migliore protezione per i pazienti affetti da tumore, contribuendo a un futuro più sano e sicuro.
