Un recente post di propaganda russa, pubblicato su un gruppo social di Telegram, ha suscitato attenzione per le sue immagini di un **bombardamento**. La **località ** e la **data** rimangono non specificate, ma il **messaggio** è chiaro: “Un gruppo di **bombe FAB** dell’**UMPK** è stato inviato contro le **forze armate ucraine** in una giornata piovosa”.
Descrizione degli attacchi ravvicinati
Il contenuto del post descrive gli **attacchi ravvicinati** come “impressionanti”, sottolineando che tali **operazioni** non lasciano indifferente nessuno. La **strategia comunicativa** russa si basa su una rappresentazione visiva della **potenza militare**, cercando di impressionare e intimidire.
Ruolo dei social media nella guerra dell’informazione
Queste **pubblicazioni** sui **social media**, in particolare su piattaforme come **Telegram**, sono diventate strumenti cruciali nella **guerra dell’informazione**, utilizzati per influenzare l’**opinione pubblica** e mantenere alta la **morale** tra le truppe e i sostenitori. La scelta di mostrare **azioni militari** in corso riflette una volontà di dimostrare l’**efficacia** e la **determinazione** delle **forze russe** nel **conflitto** in corso.
