Idf: “Operazione mirata in Sud Libano, eliminato un esponente di Hezbollah”

Veronica Robinson

Novembre 22, 2025

Il 14 novembre 2025, il capo di stato maggiore dell’Esercito di Difesa Israeliano (IDF), Eyal Zamir, ha lanciato un monito riguardo agli atti di **violenza** perpetrati dai **coloni estremisti** in **Cisgiordania**. Secondo Zamir, tali episodi potrebbero compromettere le **operazioni militari** israeliane nei fronti di **Gaza**, **Libano** e **Siria**. La notizia è stata riportata da **Channel 12**, che ha evidenziato come la questione sia oggetto di una “discussione interna” all’esercito.

Zamir ha dichiarato: “Se non fermiamo i **rivoltosi ebrei**, la **stabilità** nei settori centrali, ovvero **Libano**, **Gaza** e **Siria**, potrebbe cambiare”. Ha avvertito che il comportamento di questi gruppi potrebbe rapidamente trasformarsi in una situazione di **emergenza**, costringendo l’IDF a deviare le proprie forze dai confini di **Gaza** e **Libano** verso la **Giudea** e la **Samaria**, senza che vi sia un reale interesse di **sicurezza** nel farlo in questo momento. “Se non affrontiamo questa questione, potremmo compromettere tutto. Siamo in un periodo critico e l’attenzione deve essere rivolta a **Gaza** e al **Libano**”, ha aggiunto il generale.

Attacco mirato in sud Libano contro Hezbollah

Il 14 novembre 2025, l’IDF ha comunicato di aver portato a termine un “attacco mirato” nel sud del **Libano**, uccidendo un presunto membro di **Hezbollah**. L’operazione si è svolta nell’area di **Froun**, dove il miliziano era accusato di aver condotto attacchi contro lo **Stato di Israele** e le truppe israeliane durante il **conflitto** in corso. L’esercito ha sottolineato che le azioni del miliziano rappresentavano una **violazione** degli accordi esistenti tra **Israele** e **Libano**.

L’IDF ha ribadito il proprio impegno a contrastare qualsiasi **minaccia** nei confronti di **Israele**, promettendo di continuare a operare per garantire la **sicurezza** del Paese. Questa operazione si inserisce in un contesto di crescente **tensione** nella regione, dove le attività di **Hezbollah** sono monitorate con particolare attenzione dalle autorità israeliane.

Incendi devastanti in Iran: richiesta di aiuto internazionale

Il 22 novembre 2025, l’**Iran** ha lanciato un appello urgente per ricevere **assistenza internazionale** per combattere un vasto **incendio** che sta devastando le antiche foreste dell’**Ircania**, patrimonio dell’umanità secondo l’**UNESCO**. Queste foreste, che si estendono per circa 1.000 chilometri lungo il **Mar Caspio**, sono un ecosistema unico, con una **biodiversità** che include oltre 3.200 specie vegetali e un’età stimata tra i 25 e i 50 milioni di anni.

L’incendio, che era stato inizialmente domato all’inizio del mese, ha ripreso vigore il 15 novembre, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa iraniana **Irna**. **Mohammad Jafar Ghaempanah**, vice del presidente iraniano **Massoud Pezeshkian**, ha dichiarato su **X** che, di fronte all’impossibilità di contenere il rogo, l’**Iran** ha chiesto assistenza ai “paesi amici” per affrontare questa **emergenza ecologica**. La situazione rappresenta una grave minaccia per l’**ambiente** e per la **biodiversità** della regione, richiedendo un intervento tempestivo per prevenire ulteriori danni.

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