Israele ha negato l’accesso alla Striscia di Gaza a un chirurgo statunitense, Feroze Sidhwa, che avrebbe potuto fornire cure salvavita a migliaia di feriti. La decisione è stata comunicata dal quotidiano israeliano Haaretz, nonostante inizialmente fosse stato concesso il permesso. La situazione in Gaza è critica, specialmente alla luce delle recenti statistiche rilasciate dall’UNICEF, che hanno rivelato che almeno 67 minori sono stati uccisi dall’inizio del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, avvenuto il 10 ottobre 2025.
Unicef: 67 minori uccisi a Gaza durante il cessate il fuoco
Secondo l’UNICEF, dal 10 ottobre 2025, data in cui è entrato in vigore l’ultimo cessate il fuoco, almeno 67 minori hanno perso la vita nella Striscia di Gaza. Ricardo Pires, portavoce dell’UNICEF, ha dichiarato a Ginevra che decine di altri bambini sono rimasti feriti, evidenziando che “non c’è un posto sicuro per i minori”. Le organizzazioni locali hanno confermato la gravità della situazione, sottolineando che i bambini continuano a subire le conseguenze devastanti del conflitto in corso.
Mamdani accusa Trump: “A Gaza un genocidio”
Durante un incontro alla Casa Bianca, il presidente statunitense Donald Trump e il sindaco eletto di New York, Zohran Mamdani, non hanno discusso della promessa di arrestare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in caso di visita a New York. Trump ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti per il “totale disarmo di Hamas“, mentre Mamdani ha accusato il governo statunitense di complicità in un genocidio a Gaza. Il sindaco ha chiarito di riferirsi alle azioni del governo israeliano e al finanziamento da parte degli Stati Uniti. Mamdani ha espresso il desiderio di vedere rispettati i diritti umani internazionali, affermando che è necessario affrontare le violazioni in corso.
Israele nega l’accesso a Gaza a un chirurgo in grado di salvare migliaia di vite
Feroze Sidhwa, chirurgo traumatologico con esperienza in zone di guerra, ha tentato di rientrare a Gaza il 12 novembre 2025 con una delegazione medica organizzata da MedGlobal, un’organizzazione non governativa. Nonostante avesse ricevuto un permesso preliminare dal Coordinatore israeliano delle attività governative nei territori (COGAT), la sua richiesta è stata respinta poche ore prima della partenza, lasciandolo bloccato in Giordania. La situazione in Gaza richiede urgentemente l’intervento di professionisti medici come Sidhwa, in grado di offrire assistenza a una popolazione gravemente colpita dal conflitto.
L’IDF: “Abbiamo ucciso un poliziotto della Cisgiordania e arrestato altri 3”
L’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso un agente della polizia palestinese a Tal, vicino a Nablus, in Cisgiordania. In un comunicato, l’IDF ha dichiarato che le sue forze di sicurezza hanno “eliminato un terrorista” e arrestato altri responsabili di una sparatoria contro i soldati. L’IDF ha specificato che l’agente ucciso era armato e aveva aperto il fuoco. Inoltre, un altro membro della polizia palestinese si è arreso e è stato arrestato, mentre due ulteriori arresti sono stati effettuati a Burqine a Fara. Tutti gli arrestati sono stati trasferiti allo Shin Bet per ulteriori interrogatori.
