In una decisione definita “storica” dagli esperti del settore, il 10 gennaio 2025, l’agenzia di rating Moody’s ha elevato il rating sovrano dell’Italia da Baa3 a Baa2. Questo cambiamento segna un significativo passo avanti per il Paese, che non vedeva un miglioramento della propria valutazione da ben 23 anni. L’ultima volta che l’Italia era stata promossa risale al 2002, quando il suo rating era A2.
L’agenzia ha anche modificato l’outlook, passando da “positivo” a “stabile”, indicando che non si prevedono ulteriori miglioramenti nel breve termine, ma che la qualità creditizia italiana è considerata consolidata.
Fattori che hanno influenzato il rating
Moody’s ha sottolineato diversi elementi che hanno contribuito a questa promozione. Tra questi, la riduzione sostenuta del rapporto deficit/Pil è stata un aspetto chiave, insieme alla crescita del Pil superiore alle attese negli ultimi trimestri. Un altro fattore determinante è stato il progressivo abbassamento del costo del debito, reso possibile dalla normalizzazione dei tassi da parte della Banca Centrale Europea. Inoltre, l’agenzia ha evidenziato l’avanzamento delle riforme legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Moody’s ha anche messo in evidenza la maggiore resilienza dell’economia italiana agli shock esterni rispetto a periodi precedenti.
Con il nuovo rating di Baa2, l’Italia si posiziona a un solo notch dalla valutazione “A” delle principali agenzie di rating, poiché S&P e Fitch già assegnano un rating BBB, equivalente a Baa2 di Moody’s. Questo miglioramento nella valutazione dovrebbe comportare un minor costo di rifinanziamento del debito pubblico e una maggiore attrattività per gli investitori internazionali.
Reazioni istituzionali e di mercato
Il Ministero dell’Economia ha accolto con entusiasmo la decisione di Moody’s, esprimendo “grande soddisfazione”. Il ministero ha descritto il rating come “il riconoscimento del lavoro fatto negli ultimi anni per rimettere in ordine i conti pubblici senza sacrificare la crescita e la coesione sociale”.
La reazione dei mercati è stata immediata e positiva: lo spread Btp-Bund è sceso sotto i 120 punti base, mentre i titoli decennali italiani hanno toccato i minimi di rendimento dall’introduzione dell’euro, segnalando un rinnovato interesse per i titoli di Stato italiani.
Commento del Ministro Giorgetti
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha commentato la notizia con soddisfazione: “Siamo soddisfatti della promozione di Moody’s, la prima dopo 23 anni. Un’ulteriore conferma della ritrovata fiducia in questo governo e dunque nell’Italia”. Le sue parole riflettono l’ottimismo del governo riguardo alla direzione economica del Paese e alla fiducia che gli investitori stanno riponendo nell’Italia.
