Sanità: Marchetti (Università di Milano) mette in guardia sui germi resistenti che compromettono la salute

Rosita Ponti

Novembre 22, 2025

La crescente emergenza legata alle infezioni da batteri resistenti si sta rivelando una sfida critica per il sistema sanitario italiano, come evidenziato dalla professoressa Giulia Carla Marchetti, specialista in Malattie infettive presso l’Università degli Studi di Milano. Durante la settimana dedicata all’antimicrobico-resistenza, tenutasi dal 20 al 26 novembre 2025, l’esperta ha messo in luce la necessità di affrontare con urgenza questo fenomeno, che colpisce in particolare i pazienti più vulnerabili, come gli anziani e quelli con patologie preesistenti, rendendo le infezioni potenzialmente letali.

La gravità delle infezioni resistenti

Il 22 novembre 2025, Giulia Carla Marchetti ha lanciato un allarme significativo riguardo al crescente problema delle infezioni da batteri resistenti. Queste infezioni stanno trasformando situazioni cliniche già critiche in vere e proprie emergenze sanitarie. Secondo le dichiarazioni della professoressa, l’inefficacia degli antibiotici in determinate circostanze porta a una vera assenza di strumenti per combattere le infezioni. I gruppi più a rischio, come gli anziani e i pazienti già ricoverati per altre malattie, sono i più colpiti. Queste infezioni si presentano come eventi gravi che si sommano a condizioni già complesse, complicando ulteriormente le prognosi e aumentando il rischio di esiti fatali.

Il valore della prevenzione vaccinale

Marchetti ha sottolineato l’importanza cruciale della prevenzione vaccinale nella lotta contro l’antimicrobico-resistenza. Ha evidenziato un legame significativo tra l’uso dei vaccini e la riduzione della resistenza antimicrobica, come confermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). I vaccini batterici, in particolare quello contro lo pneumococco, offrono una protezione diretta contro le polmoniti. Inoltre, la vaccinazione contro virus come l’influenza e il Covid-19 contribuisce a ridurre il rischio di sovra-infezioni batteriche, che potrebbero richiedere l’uso di antibiotici e, di conseguenza, aumentare il rischio di resistenza.

Importanza dell’uso responsabile degli antibiotici

Un altro aspetto fondamentale messo in evidenza da Marchetti è la necessità di un uso responsabile degli antibiotici. L’infettivologa ha chiarito che questi farmaci devono essere prescritti esclusivamente da un medico e non devono essere assunti in modo indiscriminato. L’abuso e l’autoprescrizione rappresentano pratiche che contribuiscono all’aumento della resistenza, mettendo a rischio non solo il singolo paziente ma anche l’intera comunità. È essenziale che la popolazione comprenda i rischi associati all’uso inappropriato di questi farmaci.

Innovazioni nella prevenzione delle infezioni

Marchetti ha inoltre menzionato l’arrivo di nuovi vaccini contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), che rappresentano un’importante innovazione nella prevenzione delle polmoniti, specialmente nei neonati e negli anziani. Due di questi vaccini hanno già ricevuto l’approvazione dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e si sono dimostrati sicuri ed efficaci nel prevenire forme gravi di malattia. Uno di essi è raccomandato anche per le donne in gravidanza, poiché offre protezione al neonato attraverso gli anticorpi materni.

La riduzione dei ricoveri e delle complicanze legate all’Rsv avrà un impatto positivo anche sulla resistenza antimicrobica, poiché un minor numero di infezioni si traduce in un minor utilizzo di antibiotici. Questo approccio non solo beneficia i singoli pazienti, ma contribuisce anche al benessere dell’intera comunità.

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