Trump avverte Zelensky: accetta il piano o si rischia la guerra. Kiev riconquista 430 kmq a Pokrovsk dai russi.

Rosita Ponti

Novembre 22, 2025

La situazione in Ucraina continua a evolversi, giungendo al giorno 1368 del conflitto. Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la sua opinione riguardo al piano proposto dagli Stati Uniti, considerandolo come una base definitiva per il prolungamento del conflitto. Nel frattempo, il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha avuto colloqui rilevanti con i suoi omologhi europei, segnando un nuovo passo nelle trattative diplomatiche.

Colloqui significativi tra l’Ucraina e l’Unione europea

Il 15 novembre 2025, il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha comunicato di aver intrapreso discussioni con i suoi colleghi europei riguardo a un piano proposto dagli Stati Uniti per porre fine al conflitto in Ucraina. Durante una telefonata congiunta, Sybiha ha sottolineato l’importanza di questi colloqui, descrivendoli come “opportuni e significativi”. Ha partecipato alla conversazione anche il capo della politica estera dell’Unione Europea, Kaja Kallas, insieme ai rappresentanti di Francia, Gran Bretagna, Polonia, Finlandia, Italia e Germania.

Sybiha ha condiviso i risultati dei recenti contatti tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei, delineando le prossime azioni da intraprendere. Ha evidenziato che è stata discussa in dettaglio la logica delle proposte di pace degli Stati Uniti, con l’obiettivo di trovare una via percorribile verso una pace giusta. Tuttavia, il presidente Zelensky ha già respinto il piano in 28 punti presentato da Washington, ritenendolo inaccettabile poiché comporterebbe la cessione di territori, la riduzione dell’esercito ucraino e l’impegno a non aderire mai alla NATO.

Sybiha ha anche sottolineato l’importanza di mantenere la pressione transatlantica su Mosca affinché la Russia ponga fine al conflitto. Ha ringraziato i partner internazionali per il loro sostegno all’Ucraina in questo momento critico. Il ministro degli Esteri britannico, Yvette Cooper, ha confermato il supporto per una “pace giusta e duratura” in Ucraina, affermando che l’Ucraina deve avere la possibilità di determinare il proprio futuro.

Dichiarazioni di Trump sul piano di pace

In un’intervista recente, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato che il presidente Zelensky dovrà approvare il piano di pace proposto, altrimenti ci sarà un’escalation del conflitto. Trump ha dichiarato: “Zelensky non ha le carte”, insinuando che il presidente ucraino deve accettare il piano per evitare ulteriori conflitti. Ha ricordato di aver già avvertito Zelensky in passato, dicendo: “Non hai le carte”, ribadendo che la guerra è stata ereditata dalla sua amministrazione.

Trump ha anche fissato una scadenza per l’accettazione del piano, stabilendo il 27 novembre 2025, giorno del Ringraziamento, come termine ultimo per la risposta da parte dell’Ucraina. Questa scadenza è stata accolta con preoccupazione a Kiev, dove il piano è considerato favorevole al Cremlino e potenzialmente dannoso per la sovranità ucraina.

Implicazioni del piano di pace per l’Ucraina

Il piano presentato dagli Stati Uniti prevede misure drastiche, tra cui la cessione delle regioni orientali di Donetsk e Luhansk alla Russia, che sono state rivendicate da Mosca. Inoltre, la Crimea, già annessa dalla Russia nel 2014, verrebbe riconosciuta come parte della Russia, anche dagli Stati Uniti. Le discussioni su questo piano sono ancora in fase di sviluppo, mentre le forze ucraine continuano a combattere contro l’avanzata russa.

Secondo il piano in 28 punti, anche le regioni di Kherson e Zaporizhzhia sarebbero soggette a divisioni lungo l’attuale linea del fronte. Inoltre, l’esercito ucraino sarebbe limitato a 600.000 soldati e la NATO si impegnerebbe a non dislocare truppe in Ucraina, pur mantenendo i caccia europei in Polonia. Queste condizioni sollevano interrogativi significativi sulla futura sicurezza e sovranità dell’Ucraina, creando un clima di incertezza su come si evolverà la situazione nei prossimi mesi.

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