Oggi, 26 novembre 2025, si svolgono le elezioni regionali in tre regioni italiane di grande importanza: Veneto, Campania e Puglia. Le urne sono aperte dalle 7 alle 23, con la possibilità di continuare a votare anche domani, 27 novembre, dalle 7 alle 15. Questa tornata elettorale rappresenta un momento decisivo per il futuro politico di queste aree.
Il cambiamento in Veneto
In Veneto, il governatore uscente Luca Zaia non è più candidabile, dopo aver servito tre mandati consecutivi. Questa situazione apre la strada a nuovi candidati che cercano di conquistare la leadership regionale. Il centrodestra, che ha dominato la scena politica veneta, è determinato a mantenere il controllo, mentre il campo “largo”, composto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e altri, cerca di recuperare terreno. Le elezioni in Veneto sono viste come un test cruciale per verificare la solidità delle alleanze politiche e il consenso popolare nei confronti del centrodestra.
La sfida in Campania
In Campania, la competizione è particolarmente agguerrita. Il governatore uscente Vincenzo De Luca ha lasciato un’eredità ambita, con Roberto Fico, ex presidente della Camera, che rappresenta il centrosinistra, mentre il centrodestra schiera Edmondo Cirielli. La sfida tra questi due candidati è molto equilibrata e potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro della regione. Inoltre, ci sono candidati civici che potrebbero influenzare l’esito finale, rendendo la situazione ancora più incerta. Gli elettori campani sono quindi chiamati a esprimere il proprio voto in un clima di grande attesa e tensione politica.
La competizione in Puglia
In Puglia, la competizione è altrettanto intensa. L’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, rappresenta il centrosinistra, mentre Luigi Lobuono, sostenuto da una coalizione di centrodestra, si presenta come un avversario temibile. Sebbene il centrosinistra parta con i favori del pronostico, la mobilitazione dell’astensione potrebbe rivelarsi un fattore determinante in questa elezione. Gli elettori pugliesi si trovano quindi a dover scegliere tra due visioni differenti per il futuro della regione, in un contesto di crescente interesse per le dinamiche politiche nazionali.
Un voto strategico per il futuro politico italiano
Queste elezioni regionali non sono solo un evento locale, ma rappresentano un test importante per le alleanze politiche a livello nazionale. Circa 13 milioni di elettori sono chiamati alle urne, e il risultato potrebbe fornire indicazioni significative sulle tendenze future tra i principali schieramenti politici. Non è previsto un ballottaggio: il candidato che otterrà il maggior numero di voti sarà eletto presidente. Subito dopo la chiusura delle urne, lunedì, avrà inizio lo spoglio delle schede. Per partecipare, è necessario presentarsi con la tessera elettorale e un documento di identità valido. Con le urne aperte fino alle 23 e una seconda giornata di votazione domani, la posta in gioco è alta e gli esiti di queste elezioni potrebbero avere ripercussioni significative sul panorama politico italiano.
