Il 45° anniversario del terremoto in Irpinia: le parole di Mattarella sulla memoria collettiva

Veronica Robinson

Novembre 23, 2025

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha rilasciato una significativa dichiarazione in occasione del quarantacinquesimo anniversario del terremoto che ha colpito l’Irpinia, la Basilicata e alcune zone della Puglia. Il 23 novembre 1980, una serie di scosse sismiche devastanti causarono la morte di circa tremila persone, lasciando migliaia di feriti e sfollati, e milioni di cittadini in cerca di aiuto.

La risposta a questa tragedia da parte delle istituzioni e della società civile è stata caratterizzata da un impegno straordinario. Molti volontari, spinti da un forte senso di solidarietà e partecipazione, si sono mobilitati per fornire assistenza alle comunità colpite. Questo evento ha segnato una pagina difficile nella storia del Paese, un episodio che rimane vividamente impresso nella memoria collettiva degli italiani.

Il ricordo del terremoto e l’importanza della prevenzione

Il terremoto del 1980 rappresenta un monito costante sulla necessità di migliorare i sistemi di monitoraggio e di reazione immediata alle vulnerabilità del territorio italiano. Le parole di Mattarella sottolineano l’urgenza di affrontare le sfide legate alla sicurezza sismica, evidenziando l’importanza di investire in soluzioni adeguate per la ricostruzione. Non si tratta solo di ripristinare ciò che è andato perso, ma di rilanciare le aree interne del Paese, rendendole più resilienti e sicure.

La commemorazione delle vittime è un momento di riflessione non solo sul dolore delle famiglie colpite, ma anche su quanto sia fondamentale prepararsi per affrontare simili eventi in futuro. La Repubblica, attraverso le parole del suo Presidente, si unisce al lutto dei familiari delle vittime, ribadendo l’importanza della memoria storica e della solidarietà.

Il ruolo delle istituzioni e della società civile

Il terremoto del 1980 ha messo in evidenza il ruolo cruciale delle istituzioni e della società civile nella gestione delle emergenze. La risposta immediata alla catastrofe ha richiesto un coordinamento efficace tra diversi enti e una mobilitazione senza precedenti di risorse umane e materiali. I volontari, le associazioni e le organizzazioni non governative hanno dimostrato un grande spirito di solidarietà, contribuendo a fornire assistenza e supporto alle popolazioni colpite.

La lezione appresa da quel tragico evento ha portato a un ripensamento delle strategie di intervento in caso di calamità naturali. È fondamentale che le istituzioni continuino a lavorare per garantire che le comunità siano adeguatamente preparate e protette. La memoria del terremoto deve servire come stimolo per migliorare le infrastrutture e implementare piani di emergenza che possano salvaguardare la vita e la sicurezza dei cittadini.

Con la commemorazione del 23 novembre, il Presidente Mattarella invita tutti a non dimenticare le vittime e a riflettere sull’importanza di una risposta collettiva e coordinata di fronte alle sfide che il territorio italiano continua ad affrontare.

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