UNICEF commenta il rapimento di studenti e insegnanti in Nigeria

Veronica Robinson

Novembre 23, 2025

Nelle prime ore di venerdì 7 febbraio 2025, un attacco ha colpito una scuola secondaria nello Stato del Niger, in Nigeria, portando al rapimento di numerosi bambini e insegnanti. Questo evento tragico giunge a pochi giorni di distanza da un altro rapimento avvenuto lunedì 3 febbraio nello Stato di Kebbi, dove 25 ragazze sono state sequestrate da un collegio.

Preoccupazione per la sicurezza dei bambini

Il Direttore regionale dell’UNICEF per l’Africa occidentale e centrale, Gilles Fagninou, ha espresso la sua preoccupazione dichiarando che “i bambini non dovrebbero mai essere oggetto di violenza e le scuole devono essere luoghi sicuri dove ragazze e ragazzi possano imparare senza paura”. Fagninou ha definito il rapimento di studenti e insegnanti come una violazione brutale e grave dei diritti dei bambini, sottolineando che si tratta di un attacco inaccettabile alla loro sicurezza e istruzione.

Appello per il rilascio dei rapiti

L’UNICEF ha lanciato un appello a tutte le parti coinvolte affinché garantiscano il rilascio immediato e sicuro di ogni bambino e insegnante rapito. “I bambini della Nigeria hanno bisogno di protezione. Le comunità devono poter mandare i propri figli a scuola sapendo che torneranno a casa sani e salvi”, ha aggiunto Fagninou.

Misure per la protezione delle scuole

Nel 2015, il Governo nigeriano aveva già approvato la Dichiarazione sulle Scuole Sicure, un documento che stabilisce misure concrete per proteggere la natura civile delle scuole e delle università, garantendo così un accesso sicuro all’istruzione anche durante i conflitti. L’UNICEF ha esortato tutte le parti interessate a impegnarsi per l’attuazione completa della Dichiarazione sulle Scuole Sicure in Nigeria.

Collaborazione per la protezione dell’infanzia

Attualmente, l’UNICEF sta collaborando con partner governativi, organizzazioni della società civile e comunità locali per rafforzare i sistemi di protezione dell’infanzia. L’obiettivo è promuovere ambienti di apprendimento sicuri e inclusivi in tutto il paese. Il potenziamento di questi sistemi e spazi sicuri è fondamentale per prevenire future violazioni e garantire una migliore protezione ai bambini.

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