Il programma “Train the Brain”, frutto della collaborazione tra lo Studio Humanitas e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), si propone di affrontare il declino cognitivo attraverso una combinazione di esercizio fisico, attività cognitive e interazioni sociali. Questo approccio integrato è stato descritto in uno studio pubblicato su “Brain, Behavior & Immunity – Health”, che evidenzia i molteplici benefici per la salute cerebrale.
Il contesto della ricerca
Il 24 novembre 2025, presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano, i ricercatori hanno presentato i risultati di uno studio che mette in luce l’importanza di contrastare l’infiammazione cronica, un fenomeno noto come inflammaging. Questo processo è riconosciuto come un fattore chiave nell’invecchiamento e nella comparsa di malattie neurodegenerative, tra cui l’Alzheimer. La ricerca è stata condotta in collaborazione con l’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa, la Fondazione Stella Maris e la Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (Aoup), con il supporto di Fondazione Pisa e Fondazione Cariplo.
Comprendere il declino cognitivo
Il declino cognitivo è un fenomeno che si manifesta frequentemente con l’avanzare dell’età. Tuttavia, alcune persone, in particolare quelle con una diagnosi di Mild Cognitive Impairment (MCI), mostrano un deterioramento cognitivo superiore alle aspettative. Questi individui sono più suscettibili a sviluppare forme più gravi di demenza, rendendoli candidati ideali per interventi mirati. La ricerca ha dimostrato che le persone affette da MCI presentano livelli elevati di citochine pro-infiammatorie, sostanze che possono compromettere la funzionalità neuronale e accelerare la neurodegenerazione. Il programma “Train the Brain” è stato progettato per contrastare questi effetti negativi, offrendo un supporto concreto a chi ne ha bisogno.
Il programma “Train the Brain”
“Train the Brain” si svolge presso la Palestra della Mente, situata nell’Area della Ricerca del CNR di Pisa. Questo programma innovativo adotta un approccio multidimensionale, combinando attività fisica, esercizi di stimolazione cognitiva e interazioni sociali per promuovere la salute cerebrale. L’obiettivo è affrontare vari aspetti dell’invecchiamento in modo simultaneo, creando un ambiente favorevole che contrasti l’isolamento e favorisca il benessere emotivo.
Risultati e benefici del programma
Alessandro Sale, dirigente di ricerca del CNR-In di Pisa, ha riportato che i primi risultati del programma “Train the Brain” mostrano miglioramenti significativi nelle funzioni cognitive, in particolare in termini di memoria e attenzione. Le indagini condotte tramite risonanza magnetica hanno evidenziato cambiamenti strutturali nel cervello, come un aumento della perfusione ematica e una maggiore conservazione del volume della sostanza grigia. Questi effetti positivi sembrano avere una durata nel tempo, indipendentemente da variabili come età o livello di istruzione, sebbene i miglioramenti siano più marcati nelle donne e in coloro con un livello di istruzione inferiore.
Per comprendere i meccanismi alla base di tali risultati, i ricercatori hanno analizzato il sistema immunitario di 76 partecipanti con MCI, suddivisi in un gruppo sperimentale e uno di controllo. Le analisi hanno rivelato una riduzione significativa dei livelli di citochine associate a infiammazione nel gruppo “Train the Brain”, accompagnata da un incremento di molecole antinfiammatorie con effetti neuroprotettivi. In particolare, l’interleuchina 10 (IL-10) ha mostrato un incremento significativo, suggerendo un potenziale marcatore per monitorare l’efficacia di interventi simili.
La ricerca evidenzia l’importanza di uno stile di vita attivo, in grado di rallentare o addirittura invertire i segnali iniziali del declino cognitivo. Adottare semplici abitudini quotidiane, come camminare o mantenere una vita sociale attiva, può avere un impatto significativo sulla salute cerebrale.
